(English version below)Ottobre è arrivato velocissimo assieme alla voglia di cercare foglie dorate e arancioni da fotografare e al forno acceso quasi ogni giorno per preparare qualcosa di buono e sano per la colazione. Questa è la prima torta di mele della stagione, una delle più buone che io abbia preparato (e le pareti delle mia cucina hanno visto torte di mele di ogni tipo), talmente buona che, pur essendo destinata espressamente al momento del risveglio, alla fine è stata spazzolata in pochissime ore, durante pause caffè e dopocena in famiglia.
Quando penso al sapore dell’autunno mi viene in mente, da sempre, lo sciroppo d’acero e lo zucchero di canna integrale, umido, che profuma di melassa, proprio due degli ingredienti che rendono la frolla di questa crostata profumata e aromatica.
E voi quale sapore associate all’autunno?
Crostata vegana di mele, mandorle datteri e avena
Per la frolla
70 g di fiocchi d’avena (frullati, ridotti a farina)
50 g di mandorle (frullate, ridotte a farina)
150 g di farina di farro
40 g di sciroppo d’acero
80 g zucchero di canna
50 g di acqua
60 g di olio di semi di mais
1/2 limone bio, la scorza
1/2 cucchiaino lievito
Per la farcia
100 g di datteri morbidi (o ammorbiditi in acqua calda per 30 minuti)
30 g di sciroppo d’acero
60 g di mandorle
40 g d’acqua
1/2 limone bio, la scorza
2 mele tagliate a fette sottilissime
2 cucchiai di confettura
1/2 limone, il succo
Per la frolla: in una ciotola mescola la farina di farro, la farina d’avena, la farina di mandorle, la scorza di limone, lo zucchero, aggiungi il cremor tartaro (o il lievito), mescola. Versa ora lo sciroppo d’acero, l’olio e l’acqua, impasta velocemente fino a ottenere un composto omogeneo, avvolgilo con pellicola e lascialo riposare in frigorifero per 30 minuti. Preriscalda il forno a 180°.
Per la farcia: frulla assieme i datteri, l’acqua, le mandorle, la scorza di limone e lo sciroppo d’acero, fino a ottenere una crema liscia.
Stendi la frolla nello stampo, riempi con crema di mandorle e datteri, copri con fette di mela (precedentemente cosparse con succo di limone) disposte a raggiera. Spennellale con confettura, inforna per 40 minuti o fino a quando sarà ben dorata
Vegan apple tart withs almonds, dates and oats
For the pastry
70 g of oat flour (or oats processed until they are finely ground))
50 g of almond flour (or almonds processed until they are finely ground)
150 g of spelt flour
40 g of maple syrup
80 g brown sugar
50 g of water
50 g of corn seed oil
1/2 teaspoon baking powder
the zest of 1/2 organic lemon
For the filling
100 g of soft dates (soaked in hot water for 30 minutes)
30 g of maple syrup
60 g of almonds
40 g of water
the zest of 1/2 organic lemon
the juice of 1/2 lemon
2 apples very finely sliced
2 tablespoons apricot jam
In a bowl mix the almond flour, the spelt flour, the oat flour, the baking powder, the sugar and the lemon zest. Add the oil, maple syrup and water. Mix with your hands until just combined. Form a ball, wrap it in the clingfilm and let it rest in the fridge for 30 minutes. Preheat oven to 180°.
For the filling: blend the dates, water, almonds, lemon zest and maple syrup together, until you get a smooth cream. Roll out the dough to form a flat disc. Line a 24 cm diameter tart tin with the dough disc.
Fill with almond dates cream, cover with apple slices (previously sprinkled with lemon juice) arranged in a radial pattern. Brush them with jam, bake for 40 minutes or until the tart is golden brown.
Francesco dice
Questo è, in anteprima un mio pensiero che pubblicherò tra qualche giorno, spero ti piaccia, come mi è piaciuta questa tua dolce delizia di torta:
“Agli albori delle prime giornate autunnali,
che brillano di una luce piena, mi accorgo
di essere attratto, più che mai, dagli elevati
contrasti caldi, gli stessi dai quali mi sono
protetto per tutti i mesi della calda estate.
Lo avverto nella necessità di ricorrere a profumi
frizzanti d’agrumi che vaporizzo nell’aria, ogni
mattina, dopo le calde e piacevoli docce mattutine.
Sono tanti i gesti che ripeto ogni ottobre, in
questo periodo spesso incompreso, additato
senza remore come il tempo che priva delle gioie
estive, che porta via le ore piccole, che obbliga
a trattenersi tra le mura di casa, ma uno,
in particolare, è il sogno ad occhio aperti
che mi emoziona al sol pensiero…
il viaggio tra i colori di un bosco.”
fotogrammidizucchero dice
Che belle le tue parole Francesco, grazie per avermele dedicate in anteprima 🙂
Francesco dice
Domani sera la pubblicherò!! Felice che le mie parole ti siano piaciute!! Dolce notte!!
ilaria (campi di fragole per sempre) dice
Se penso alla zucca, penso all’autunno 🙂 Sicuramente questo è il sapore che associo a questa stagione!
Cara Amica mia speciale…finalmente oggi trovo il tempo per perdermi tra le pagine del tuo meraviglioso blog…manco da un pochino qui…ed è sempre tutto stupendo…le tue foto sono così belle da emozionami…le tue ricette rustiche e deliziose sono un invito alla cucina semplice ma efficace.
Un abbraccio alla mia musa ispiratrice numero 1 🙂
Ila