Confesso: non l’avevo mai assaggiato e a volte lo chiamavo pure “cafloutis”. Perché? Non lo so, ma pensavo avesse il gusto di una frittata dolciastra, con quella quantità così esigua di farina, e probabilmente il nome storpiato era una mia inconsapevole punizione al povero dolce francese che, onestamente proprio, non meritava questa ingiustizia. Ora che l’ho provato lo so bene ed infatti sto attenta a mettere la L nel punto giusto. Credo sia il minimo che gli devo, vista la bontà.
Clafoutis di amarene e pere
Ingredienti per 6 persone circa
300 g di pere williams
120 g di amarene sciroppate
160 g di farina 00
200 ml di panna fresca
120 ml di latte
3 uova
150 g di zucchero
qualche goccia di estratto di vaniglia
burro per ungere lo stampo
Accendete il forno a 180°. Tagliate le pere a fettine sottili. Sbattete le uova con lo zucchero, poi aggiungete la farina setacciata mescolando. Unite a filo il latte e la panna, sempre mescolando e aggiungete l’essenza di vaniglia. Ungete una pirofila da forno oppure una padella di ghisa che vada in forno con del burro, disponete le pere sul fondo, poi versate il composto ed infine le amarene. Cuocete per 40 minuti circa, fino a quando vi sembrerà dorata.
Ahhh che bontà, quello classico con le ciliegie me lo mangerei sempre e comunque, e amando anche le amarene sciroppate non posso che innamorarmi di questo, anche grazie a queste foto splendide e alle pere che rendono il tutto buonissimo.
Mi sembra banale dirti ‘bravissima’ , ma mi lasci fin troppo spesso senza parole <3
Non è affatto banale e non immagini quanto piacere mi fa detto da una altrettanto ‘bravissima” come te 🙂
Le tue foto mi fanno sempre sognare..immagino una casa in campagna ed il profumo di questo dolce un po’ rustico e un po’ ricercato.
Fantastica visione per iniziare la settimana con il sorriso 🙂
Complimenti cara e felice serata <3
*_*Uh che belle cose che mi dici Consu 🙂 Ma grazie. un bacione ^_^
Che foto splendide, Antonella! Sembra impossibile, ma ogni volta riesci a superarti per bravura e grazia.
Giulia ti ringrazio moltissimo!!! 🙂
Complimenti. I tuoi fotogrammi sono un’incanto: fanno venire voglia di cucinare, fanno venire l’acquolina in bocca. Adoro i vecchi oggetti di campagna. E’ come un viaggio nel tempo. E questo caflutis (anche a me viene da chiamarlo così) è bellissimo e chissà che delizia!
Grazie di cuore Natascia, il tuo è uno dei più bei complimenti che mi abbiano fatto sul blog, grazie ancora infinitamente 🙂
non l’ho mai mangiato, ma a vedere le foto e leggere le tue parole… dovrei rimediare subito!
🙂 Grazie 🙂 Prova e vedrai che non te ne pentirai ^_^
Adoro le tue ricette e adoro le tue foto Ti ruberei ogni oggetto del set, quella meravigliosa caffettiera e quella stupenda padella di ghisa. E della tazza ne vogliamo parlare?
Oooooohhh, mi hai trasportata in qualche film francese del dopoguerra!!
Mai provato il clafoutis, adesso però devo!!!
Ciaooooo!!!
Silvia grazie!!! Tra l’altro io adoro i film francesi del dopoguerra *_*
ti ho scoperta per caso e ne sono felice! mi sono persa tra le tue bellissime foto e nel tuo favoloso clafoutis che farò di certo….a proposito anch’io ho pubblicato proprio ieri un clafoutis: mi piace questa coincidenza! a presto
Grazie!!!! Allora devo venire a vedere il tuo 😉
Anche io non ho mai assaggiato ne’ preparato un clafoutis. Avevo preso elle fragole per farlo, ma alla fine me le sono mangiate. Mi sa che devo riprovarci e mettere le fragole nell’impasto prima che finiscano 🙂
Ahah ti capisco, come si fa a resistere alle fragole?Io infatti l’ho fatto di pere e amarene e molte di queste ultime sono finite nella mia bocca invece che nel dolce, dico la verità ahah 😀 In bocca al lupo ^_^ 😀
WHAOOOOOO!
Grazie Sandra :))))
Uhhh grazie 🙂
Quanto mi piace tutto tutto <3
E non sai quanto mi faccia piacere Sonia ^_^
Mi piace questo accostamento di frutti in un dessert che purtroppo non ho l’abitudine di preparare perché mio marito non ama particolarmente questa consistenza… che belle foto! Smack
Grazie Erika ^_^
Bacioni <3
Ahaha, il fatto che tu lo chiamassi in quel modo mi conferma una cosa: che vedi cavolfiore ovunque e magari potevi chiamarlo anche cavolfoutis! 😀 Io lo faccio spesso ma perchè mi sciolgo come burro davanti ai dolci francesi e non riesco a essere obiettiva… mi piacciono tutti! 🙂
Quando vengo qui guardo non solo le ricette come ben sai, mi soffermo su ogni singola foto… e mi sembra sempre di più di essere in una cucina antica, di campagna, vintage sì ma non solo come oggetti, intendo come mood, come atmosfera, come clima… mi sono spiegata oppure meglio che taccio mettendomi in bocca un’intera fetta? 😀
Temo di esser diventata pesante e ripetitiva con te! 😀 Ma io adoro le tue foto…le ho sempre adorate ma ultimamente ancor di più…è tutto poetico e affascinante…queste foto sono tra le più belle che tu abbia mai scattato…mi trasmettono freschezza e bellezza allo stato puro…e poi questo clafoutis è spettacolare…mamma che buono pere ed amarene!!! 🙂
Ti abbraccio bellissima!!!
Le tue foto mi trasportano sempre in altri luoghi in altri anni e midanno sensazioni bellissime. Il tuo claofutis si mangia con gli occhi e l’accostamente pere e amarene e stupendo! Baci Manu
Mi rende felice di guardare il tuo blog…
Con amore…;)
La mia pentola di ghisa si sta ribellando in cucina…. poverina, la capisco. Vedere ricette del genere immortalate in questi scatti mozzafiato non é mica semplice…. mi chiedo, come fai??? Queste foto sono incredibili…. fossi in te le incornicerei!!!