Tagliate il pane raffermo a fette dello stesso spessore, spezzettatelo e ponetelo in una ciotola colma di acqua tiepida il tempo necessario per farlo ammorbidire (ci vorranno almeno 20-30 minuti).
Nel frattempo lessate le patate, una volta che saranno cotte, sbucciatele e passatele con uno schiacciapatate in modo da formare una crema omogenea. Strizzate benissimo il pane aiutandovi con un colino a maglie strette.
Accendete il forno ventilato a 220°.
Tagliate ora il guanciale a pezzetti, fatelo soffriggere in una padella e quando sarà ben rosolato aggiungete le patate schiacciate, stemperate con il latte caldo e cuocete per pochi minuti per far insaporire il tutto, aggiustando di sale e pepando. Affettate le cipolle e ponetele in un a padella antiaderente con lo zucchero, aggiungete un pochino di acqua e cuocetele fino a quando risulteranno morbide e caramellate.
Rivestite uno stampo di carta forno, ungetelo con olio e riempitelo di pane strizzato. Livellate tutto con il cucchiaio in modo da compattare tutto. Ponete in forno per circa 15-20 minuti, in modo che il pane si asciughi completamente e divenga una sorta di focaccia leggermente croccante. Tagliate il Gruyère a piccolini dadini.
Estraete il pane dal forno e farcitelo con la crema di patate al guanciale, dadini di Gruyère e cipolle caramellate e infornate per altri 10-15 minuti, fino a quando risulterà leggermente dorato in superficie.
Con questa ricetta partecipo al contest “noiCHEESEamo” organizzato dai Formaggi Svizzeri e dal blog Peperoni e patate
Ketty Valenti dice
Ma sai che ho l'impressione che in questo errore ci siamo caduti in tanti,confesso che anch'io ho avuto le idee spesso confuse.Hai scelto una preparazione rustica fantastica…a tutto sapore,deliziosa in queste sere freschettine gustarne una bella fetta calda.
Complimenti come sempre.
Z&C
SABRINA RABBIA dice
e' un'idea strepitosa, amo le ricette di riciclo, ho sempre tanto di quel pane raffermo da consumare!!!!!pensa che anch'io chiamavo gruviera il formaggio con i buchi, ora grazie a te ho imparato la differenza!!!!Complimenti!!!Baci Sabry
giochidizucchero dice
Bravissima An… la tua focaccia è superlativa. Genuina come i piatti che preparavano le nostre nonne. Fà una gola!!! Un abbraccio
Anna Rita Granata dice
Cara An, da quando ti ho scoperta mi affascini ogni volta con le tue ricette…ma questa volta, sarà per la presenza delle patate e le cipolla di Tropea o per il formaggio, mi hai conquistata in un lampo e completamente! Tra le tue ricette che faccio spesso è il burgher vegan di ceci e la mayo altrettanto vegan. Da oggi, aggiungo anche questa. Da riprodurre al più presto! Ne sto già gustando il sapore *___*
Un abbraccio,
Anna
Emanuela - Pane, burro e alici dice
Uno spettacolo! E mi è pure venuta fame!
Anche per me la gruviera è con i buchi! 😉
Letizia in Cucina dice
Non mi piacciono i formaggi, ma adoro la focaccia … credo che mi lascerei tentare dalla tua merviglia!
Sara e Laura-PancettaBistrot dice
Credo che sia uno degli equivoci più comuni e questo mi fa molto felice, come dire che non sono la sola a chiamare, se vogliamo anche con una certa convinzione testarda e spocchiosetta, il formaggio coi buchi gruviera! Poi alla fine cadi in quei tranelli per cui sei talmente convinta che anche quando capisci l'errore non te ne capaciti e perseveri…vabbè, bando alle ciance, l'acquolina è sempre una certezza da queste parti, poi se si viene verso quest'ora il rischio sfondamento schermo pc per tentato furto di ricetta è quasi assicurato! Smackk S.
Luisa Piva dice
Sono quegli equivoci che si perpetuano, passano di generazione in generazione fino a diventare "verità" alternative 😉 .. io non amo moltissimo, nè l'uno nè l'altro come formaggi, quindi non comprandoli non cadrei in errore.. ma penso ugualmente che questa focaccia sappia proprio di storia, di tradizione contadina.. e che la adorerei.. già me la sogno con un tocco di gorgonzola (golosa io… ;-)!) stupenda davvero.. brava
Francesca P. dice
Un piatto del tutto nuovo per me, mai visto nè pensato, ma a vederlo da te la voglia di dare generosi morsi è immediata! Perchè il formaggio squagliato e morbido è come una spiaggia e vedi, ci sono pure le cipolle a forma tonda di ombrelloni! 😀
(ok, siamo in autunno, ma che devo farci, un pezzo di estate me la porto sempre dentro…)
Da piccola mettevo l'occhio in uno dei buchi della groviera (per me è rigorosamente con la o!) e guardavo il mondo (cioè il salotto o il tavolo da pranzo) da lì… quasi quasi lo rifaccio anche adesso!
Bellissime foto, Anto, con questa luce e questo set ormai ti sei specializzata, ci vedo quasi una firma! 😉
valentine dice
La tua presentazione mi ha fatto morir dal ridere, mi sa proprio che il povero Gruyere è il formaggio più confuso d'Italia 🙂
Non conoscevo questa focaccia che profuma di buono e di casa, che bella!
Vica in cucina dice
Con tutti formaggi che si vanta l'Italia come si fa a ricordare i nomi dei formaggi altrui..? Ma questi sono formaggi svizzeri, tra i migliori al mondo! Questo contest farà finalmente un po' di chiarezza sul vero formaggio con i buchi! Hai scelto bene il condimento della focaccia: patate, cipolla e guanciale e il Gruyère… cosa c'è di meglio? Splendida ricettina An, sempre all'altezza!
consuelo tognetti dice
Che bellissima ricetta della tua tradizione 🙂 Complimenti, fa molta molta gola!
ps: anche a casa abbiamo sempre commesso lo stesso errore..mannaggia!
LaEle - Dolce Salsarosa dice
Che meraviglia !ma poi quanto invogliano queste foto? Ne mangerei subito un pezzo! Ormai sei il mio appuntamento fisso ;)) brava! Un bacione
paola dice
anche io penso che in tanti sbagliamo,ottima questa focaccia,buonissima mi sa tanto di casa e di riunione di famiglia,baci
Ilaria Guidi dice
Semplicemente meravigliosa…bellissimo mix d'ingredienti…davvero interessante…foto stra ma stra però bellissime ♥♥
p.s. Tua mamma è uno spasso 🙂
Baciiiiiiiiiii
Chiarapassion dice
An ho letto il racconto tutto di un fiato per poi poter "godere" della bellezza dei tuoi scatti, che sono sempre accompagnati da ricette che sanno di buono proprio come quella di oggi. Sono innamorata delle tue foto e dell'intimità che riesci a creare….bravissima!
Serena dice
Non riesco a credere di averti scoperta solo pochi giorni fa, dopo 6 anni di blog!!!
Sono andata un po' indietro a leggere, la settimana scorsa ero in ospedale e, senza saperlo, mi hai tenuto tanta compagnia.
Ti confesso che nemmeno io conosco bene la differenza tra emmental e gruyère, come non conoscevo questo goloso escamotage per recuperare il pane raffermo.
Baci
Alessia Mirabella dice
An, questa me la sono segnata. Assolutamente da provare…già ne sento il sapore…ti abbraccio, sei bravissima e io ti adoro, davvero. <3
Ale dice
che idea meravigliosa…devo provare a farla assolutamente! Anche nella mia famiglia, tutti con la stessa convinzione! :O
Lilli nel Paese delle stoviglie dice
Oh signore, posso auto invitarmi a pranzo? sto sbavando, che goduria questa focaccia, bella ricca, saporita, super! il dubbio fra i due formaggi credo che mi rimarrà sempre! buona giornata!
Giulia Cappelli dice
Una storia bellissima che mi ha fatto tanto sorridere e una focaccia che non ho mai mangiato ma che vorrei fare tanto! ci proverò! sei favolosa come sempre!
Gabila Gerardi dice
Tu sei una tentazione vivente………non so come ma credo che abbia capito che la tua proposta per questo contest ha tutta la mia approvazione!!!
rossella dice
Questa è una di quelle ricette che io so che farò. Di quei cibi che vanno bene per me, per l'atmosfera in cui trasportano, per il sapore ricco e autunnale, per la voglia di prepararla e di mangiarla… 🙂
Fr@ dice
Errore comune. 🙂
Quanto mi piace questa ricetta per riutilizzare il pane. La farò al più presto.
Marghe dice
Anche il mio nonnino lo ha sempre chiamato gruviera… e quanto gli piaceva!
Ho scopertto la giusta denominazione solo con questo contest, lo ammetto 🙂
La vostra focaccia invece è fenomenale, me la appunto!
Cristina P dice
deve essere uan delizia, mi fa una voglia!! Adoro il binomio cipolla+formaggio!
:-9
Luisa Napolitano dice
Ciao! Ho da poco creato il mio nuovo blog, passa a dare un'occhiata se ti va!
http://www.luisanapolitano88.blogspot.it
Ileana Pavone dice
Mi sa che anche stavolta è sparito il mio commento -.-
Comunque dicevo che mi piace molto la cipolla nelle focacce e mi piace tantissimo l'idea di utilizzare così il pane raffermo, è un'idea golosissima!
ah, ovviamente adoro le tue foto, ma questo lo sai! :* Un bacio grande An ^_^
Erica Di Paolo dice
Quel seme del dubbio dev'essere arrivato anche dalle mie parti, ahahahahahahahahah, e anche mooooooooolto tempo fa 😀
Sei sempre una grande nel raccontarci e introdurci i tuoi piatti. E sei stata grande, anche questa volta, nel proporre questa meraviglia.
Chapeau mia cara, un bacione.
lapetitecasserole dice
Guarda, ti dico con questa focaccia tua mamma avrebbe convinto anche gli svizzeri! MERAVIGLIOSA! Appena mio marito smette di far finta di essere a dieta la provo!
Francesca Cimarelli dice
Mia mamma invece ha sempre sostenuto il giusto, perché da giovane ha avuto un'alimentari a Torino. Però se ne stava zitta perché un sacco di persone dicevano che il gruyere è quello con i buchi! La focaccia con pane raffermo, l'ho fatta più di una volta ma mi veniva detto che non potevo chiamarla focaccia perché era fatta col pane già cotto e e non con l'impasto crudo! Insomma, tutte queste precisazioni ogni tanto scocciano. Mi rincuora vedere che anche te la chiami focaccia. Un bacio e complimenti per tutto!!
panelibrietnuvole dice
Questa focaccia deve essere buonissima!! Ci sono tutti ingredienti che adoro…poveri ma saporiti!
E comunque, la storia di tua mamma ha girato parecchio perché anche a casa mia la sapevamo così…fino a poco tempo fa! 😉
Miu Mia dice
Ma allora fu tua madre ad insegnare alla mia a bacchettare tutti coloro che peccavano di superbia credendo che il gruviera fosse senza buchi! Oddio c'è stata una vera e propria associazione a delinquere in quegli anni! u_u
E noi povere vittime dell "ostruzibuchismodaemmentaler"!
Consoliamoci con una fetta di questa merviglia!
Che??? E' finito?
Mpf!
E giura? 🙁