Cose che fanno bene
Quasi quasi li avrei assaggiati gli spinaci, se mia madre avesse evitato di ripetermi continuamente ” ti fanno bene!”, se non me li avesse tritati e infilati, così verdi e mollicci, pure nel cappuccino. Mi facevano bene, già, ma all’epoca le cose che facevano bene erano cose spaventose. Come le vitamine nauseanti che mi venivano versate nel bicchiere, come lo sciroppo per la tosse gusto banana andata a male da un anno, come la maglietta della salute che mi dovevo infilare d’inverno dentro la calzamaglia di lana che portavo sotto i jeans coperti da quattro maglioni, ottenendo quel desiderabile “effetto Omino Michelin” tanto amato dalle bambine. Anche l’uovo sbattuto faceva bene, quella crema fatta col tuorlo e cucchiai e cucchiai di zucchero con cui mia madre mi dopava a colazione una volta la settimana, roba da coma diabetico. Ti svegliavi col tintinnio minaccioso del cucchiaino che sbatteva nel bicchiere per montare l’uovo e ti addormentavi che l’uovo lo dovevi ancora digerire. E uova, uova e ancora uova: mi ricordo una vecchia zia che mi portava le uova fresche, me le metteva in mano, nude e crude, dicendomi: “Stasera mangiale, calde calde, senti come sono calde? Sono appena uscite dal culo della gallina, ti fanno bene!” Le avrei fatte cadere immediatamente, mi sarei mozzata le mani, avrei gridato come il bambino di “Mamma ho perso l’aereo” quando scopre che è rimasto in casa da solo e sarei corsa via piangendo, invece la mia educazione mi imponeva un sommesso “grazie”, colmo di risentimento verso il mondo. Le patatine e le gomme da masticare erano tabù, io e mia sorella ci facemmo iscrivere in piscina per mangiarle. Chi se ne fregava di imparare a nuotare, finita la lezione facevamo la doccia e ci
asciugavamo i capelli di corsa, tutto il nostro entusiasmo infantile era concentrato in quegli ultimi dieci minuti in cui mangiavamo le patatine gusto “ricordo lontano di formaggio” comprate al bar della palestra, di corsa e di nascosto, aspettando che ci venissero a prendere. E quando qualcuno mi spacciava le big bubbles gusto fragola (che poi era più gusto rossetto alla fragola) me ne mangiavo quattro per volta, rischiando la slogatura di mandibola. Le gomme “scoppiettine” poi , ovvero quegli spaghetti di chewingum zeppi di coloranti che scoppiettavano in bocca, avevano il sapore scoppiettante della libertà.
Se oggi mi ponessero in una mano le gomme scoppiettine al colorante e nell’altra le uova calde, non avrei dubbi su cosa lascerei cadere…nonostante i traumi infantili oggi sono proprio le cose sane le mie preferite, come questi tortini di pesce azzurro, uno dei secondi piatti che più amo mangiare. E’ un peccato anche dire che siano sani, se la parola getta collegamenti con magliette della salute e sciroppi per la tosse…voi fate così, mangiate senza dir nulla!
Tortino di alici con pinoli e uvetta
Ingredienti per 4 persone
500 g di alici già pulite
50 g di mollica di pane raffermo
20 g di uvetta
30 g di pinoli
2 spicchi d’aglio
prezzemolo
pan grattato
10 pomodorini
1/2 cucchiaino di zucchero
olio extra vergine d’oliva
sale
Mettete a bagno l’uvetta per farla ammorbidire e accendete il forno a 200°. Tostate leggermente i pinoli in padella e tritate finemente uno spicchio d’aglio e il prezzemolo. Bagnate il pane con l’acqua, strizzatelo e sbriciolatelo. Unitevi quindi i pinoli (lasciandone da parte un po’ per decorare), l’uvetta ammorbidita e ben strizzata, lo d’aglio tritato, il prezzemolo, un filo d’olio, un pizzico di sale e amalgamate il tutto. Ungete con poco olio degli stampini monoporzione da forno e cospargeteli di pan grattato, infine capovolgeteli per eliminare il pan grattato in eccesso. Foderateli con le alici poste a raggiera con la coda che fuoriesce dagli stampini, riempiteli con il resto degli ingredienti ben amalgamati e ripiegate le alici in modo da chiudere i tortini. Spolverizzateli in superficie con pan grattato. Ponete in forno e fate cuocere per 10-15 minuti o fino a quando inizieranno a diventare ben dorati. Nel frattempo ponete a scaldare in una padella uno spicchio d’aglio in camicia e un filo d’olio, aggiungete i pomodorini tagliati a metà, cospargeteli con lo zucchero, con poco sale e fateli saltare per qualche minuto fino a quando risulteranno leggermente caramellati. Sfornate i tortini di alici e serviteli assieme ai pomodorini caramellati e ai pinoli tostati.
Monica Giustina dice
Che bellezza di tortini. Amo il pesce azzurro, da un sacco di soddisfazioni senza essere esoso!
A guarda a suon di 'ti fanno male' io ho collezionato un quantitativo di schifezze nascoste in casa e ingurgitate che potevo pubblicizzare le maggiori ditte di dolciumi (mostrando poi gli effetti tondeggianti negativi)! Quindi viva i piatti sani, però solo se buoni come questo 😉
Sugar Ness dice
Stupendi e goloserrimi i tuoi tortini! Anche il mio ultimo post parla di imposizioni materne in fatto di cibo! È buffo quando si pubblica sulla stessa lunghezza d'onda senza premeditazione! 🙂 Comunque sai che c'è? Se ti avanza un tortino mi autoinvito a pranzo! 😉
Lilli nel Paese delle stoviglie dice
Mamma mia che bontà, te li mangerei tutti con ingordigia, ricordo anche io tutte le cose che facevano bene e ovviamente a me non piacevano, mi hai fatto sorridere ricordando la mia nonna, grazie!
Mimma Morana dice
che bella l'idea del monoporzione!!!! io la faccio intera….bravissima!!!!
Erica Di Paolo dice
Ho sorriso, ho assentito, mi sono ritrovata nelle tue parole. Il passato di verdura mi andava giù perché mia mamma mi tappava il naso e se non lo finivo, nenache quando mia mamma aveva finito di lavare i piatti, me lo trovavo il giorno dopo, a partire dalla colazione. E, o quello o digiuno. Ma oggi la cucina sana e consapevole è prerogativa assoluta.
Grazie per queste simpatiche e ragionevoli parole, grazie per il pensiero e per questo meravigliosissimo tortino.
Mi piaci ^_^
Alessandra Gio dice
Quanto ho patito anch'io questa cosa del "mangia che ti fa bene"… E quante cose avrei assaggiato prima dei 30 se non mi fossero state propinate come medicine. Il punto è che ciò che fa bene è mangiare di tutto e mangiarlo con gusto: speriamo che oggi sia un concetto acquisito!
Bellissimi i tortini di alici con questo gustoso ripieno! Un abbraccio grande!
Cate M dice
adoro questi tortini, li faccio spesso anche io proprio così e devo dire che riscuotono anche parecchio successo. Hai fatto delle foto stupende!!!!Sempre bravissima!!!Super complimenti!
Sabrina Rabbia dice
PECCATO, LO SO CHE MI FA BENE, E MI PIACE ANCHE TANTO, MA NON LO POSSO MANGIARE PERCHE' NON LO DIGERISCO, LO PREPARERO' SOLO A MIO MARITO!!!!MI HAI FATTO MORIRE DALLE RISATE, LE UOVA USCITE CALDE CALDE DAL CULO SONO PROPRIO UNO SPESSO!!!!! IO O MANGIAVO LA MINESTRA O GIU' DALLA FINESTRA( LA MINESTRA S'INTENDE), NON AVEVO SCELTA, SE NO RIMANEVO A DIGIUNO!!!BACI SABRY
Fr@ dice
🙂 Mi hai fatto sorridere. Quella frase: "ti fanno bene" la ricordo oggi con molto affetto.
Adoro le alici e questo tortino per me è una vera goduria.
Simona Roncaletti dice
Anche da me pochissime patatine (solo quando andavo da mia nonna venivo "affogata" in sacchetti di patatine, per la gioia dei miei genitori) e niente gomma da masticare (forse una volta all'anno mio papà me ne portava a casa un pacchetto…alla liquirizia, le adoravo!!), e adesso se dovessi scegliere tra una di queste due cose e i tuoi tortini non mi porrei neanche la domanda…sono super-favolosi!!!!!
Un bacione An! Buona serata!!!
Chiara Setti dice
Dai ricordi che hai riportato mi sa che siamo coetanee…..io però un tortino così non l'ho mai mangiato…devo rimediare al più presto!!! Bacio ande
consuelo tognetti dice
ahahah…mi hai fatto sorridere :-))) anch'io ho avuto il trauma infantile da cibi salutari..in primis ho odiato così tanto braccio-di-ferro da volerne fare una bambola voudu ed infilzarlo di aghi U.U mi veniva sempre detto che se non mangiavo gli spinaci non sarei mai diventata forte come lui..mah!
Invece adesso faccio tutto il contrario..saremo strane???
I tuoi tortini sono stupendi e immagino deliziosi ^_^
Buon we <3
Mary dice
Oh mamma An, i tuoi post mi mettono sempre di buon umore…mi ci voleva proprio dopo una settimana molto poco di buon umore…Pure la mia di mamma mi faceva l'uovo sbattuto, però TUTTE LE MATTINE!!! E poi mi chiedo come mai ho il colesterolo alto!! Del resto, erano gli anni settanta e si faceva così…Questi tortini sono favolosamente sani e sono talmente belli da farti credere il contrario!! Bacioni e sereno weekend, Mary
Chiarapassion dice
Le tue foto come sempre mi rapiscono, sei riuscita a rendere fotogeniche anche le alici e non è cosa da poco…ma tu sei brava davvero!
Con il tuo racconto hai riportato alla mia mente tanti ricordi d'infanzia, te le ricordi quelle gomme piccine frizzanti?
Baci An <3
Ilaria Guidi dice
Io adoro leggerti!! Sei troppo bella!! hahahahaha!!! 🙂 E poi come ti capisco…le cose sane e i traumi infantili 🙂 comunque ma quanto sono belli e buoni questi tortini??? Una bellissima idea! Le foto sempre bellissime e personali…bravissima!!!♥
Valentina dice
Ciao An, rieccomi qui anche io… meno male che c'è Facebook per non perdersi di vista perché non spicco per costanza in questo ultimo periodo e spero tu possa perdonarmi… Grazie per essere passata da me, mi ha fatto tanto piacere rileggerti (a parte la notizia che mi hai dato! Io poi dico… una aspetta il weekend per rilassarsi e dedicarsi alle cose belle e tu arrivi e zac! mi dici che Jude si vede anche con te… ahhhh… come devo fare con quel figlio di una buona donna? 😀 Beh dai… perdonato… potrei fare altrimenti??? 😀 ) Che bello sapere che riconosci i miei dolci, non potevi dirmi cosa più bella! <3 E io sai che ti dico? Che riconosco immediatamente le tue foto, sempre! Hai uno stile che adoro e che cattura, sei bravissima. Questi tortini devono essere ottimi, invitanti e gustosi anche da vedere! Complimenti e un abbraccio grande, buon weekend! P.s.: adoravo le gomme scoppiettine! Come si chiamavano, Frizzy Pazzy giusto? 😀 :**
giochidizucchero dice
I tuoi piatti sono uno più speciale dell'altro, sei sempre prefetta. Ti abbraccio cara An!
Daniela Tornato dice
Mi ricordo quell' odiatissimo sciroppo al sapore di banana avariata, miseria che schifezza, se ancora ci penso, mi mettevano all'angolo, poi dovevo tapparmi il naso per buttarlo giù… che ricordi e le calze di lana ascellari sotto i jeans anche io… che ridere se ci penso… Ma con quel tortino di alici ne sono sicura non mi farei mettere all'angolo lo mangerei e anche di gusto, questa è proprio una bella ricetta, sei sempre più brava An ogni volta che passo di qui mi incantano le tue foto davvero!!! buona settimana Dani
Mila dice
Ne avevo visto uno non tanto tempo fa e subito mio marito ha snervato che lo voleva, ma poi io faccio finta di nulla (come spesso), ma ora ne vedo un'altro…che sia un messaggio???
Complimenti
Miu Mia dice
An mi fai ridere! E non sai quanto bisogno si abbia ogni giorno di ridere… Sei davvero preziosa, lo sai?
Tu sì, che fai benei! 😉
Mimma e Marta dice
Mamma mia che buoni…ce li eravamo persi…