Il mio primo dolce: ovvero la triste storia di una bambina nata negli anni ’80 e cresciuta senza il dolce forno.
Alla televisione imperversava una pubblicità in cui due bambine furbette preparavano una torta alta almeno 50 puffi, ed io ero sicura che mescolando farina zucchero e latte alla rinfusa, assieme alla polverina magica degli angeli, mi sarebbe venuta una torta soffice, spugnosa e tanto alta. Più facile che fare polpette di fango e torte di sabbia. Complottavo alle spalle di mia madre: sì, lei sapeva fare la torta all’ananas rovesciata, le tagliatelle, il rosbif, ma uno di questi giorni io avrei preparato una torta uguale a quella delle bambine e l’avrei umiliata… e se le bambine avessero visto la mia torta cioccolato crema-cioccolato-zabaglione-panna e ancora cioccolato, avrei umiliato pure loro. Ma andò in maniera diversa. Il mio primo esperimento culinario fu una crema al cioccolato fatta con farina bruciata, cacao bruciato, latte e un po’ di acqua, mentre il tutto si stava bruciando. Ci riempii dei cornetti confezionati sfigatissimi, poveracci, tutto finì nell’immondizia. La causa evidente del mio fallimento fu la mancanza di pratica in cucina, dovuta al fatto che, nonostante le continue suppliche, non mi regalarono mai “Il dolce forno”: dove avrei potuto cuocerli i miei cornetti sfogliati a doppia lievitazione senza il dolce forno? Ripiegai su cornetti imbustati e il malumore determinò il disastro della crema, molto semplice.
Se mi avessero comprato il dolce forno, magari oggi, se aveste cercato una ricetta su internet, Giallo Zafferano sarebbe stato il secondo risultato su Google dopo Fotogrammi di zucchero.
Ci riprovai. I dolci si fanno leggendo una ricetta, mi dissero. Cioè in realtà sembrava una roba divertentissima, invece era peggio degli esercizi di solfeggio durante le lezioni di pianoforte: tipo fare “laaaaaaaaaa, mi, do re, soooool” mentre batti il piede fuori tempo, quando l’unica cosa che desideri invece è suonare “We are the champions” davanti al pubblico di Wembley. In quel periodo sfogliavo sempre un libro di cucina di mia madre, puntai un pudding all’uvetta con crema inglese, ma quella donna diabolica, invidiosa e timorosa di poter essere oscurata dal mio talento emergente, mi indirizzò verso le ultime pagine del libro, quelle della sezione “Ricette per i bambini”.
Fotogrammi di zucchero non è oggi il blog Anice e Cannella anche per questo.
La scelta verteva su: 1)spalmare del gelato alla fragola, già comprato, in un biscotto già comprato per fare un furbissimo gelato biscotto (…) 2)preparare un tramezzino con maionese occhi di oliva e naso di carota 3) fare una frittata con la mela. La torta di mele mi piaceva, optai quindi per la frittatona.
Dissi “Mmm buona”, mentre davo il primo ed ultimo morso: sapeva di uovo e di mele crude . Mia sorella e mia madre diedero un morsettino piccolo piccolo piccolo, ma piccolo è, eppure masticavano così lentamente che io pensai: “Come la pubblicità della mozzarella, mangiano lente sennò finisce subito!”
“Mamma la mia la mangio dopo, non ho proprio fame ora, ok? Tienine un pezzo per papà, non la mangiate tutta!” dissi dopo aver messo da parte la mia fetta, dopodiché mi presi di soppiatto due grosse fette di ciambellone di mia madre, uno yogurt e una banana e feci merenda guardando “Mila e Shiro”.
Dopo circa un’ora la frittata era sparita, talmente buona che era stata divorata in pochi minuti proprio mentre io, casualmente, ero uscita, dopo esser stata stranamente sollecitata ad andare a giocare fuori per approfittare della bella giornata:
“Sempre a fare i compiti, ma va fuori a giocare che c’è il sole…”
Capii cosa era successo veramente solo pochi anni fa.
Il secondo tentativo fu il ciambellone allo yogurt. Mia madre mi accese il forno impaurita sapendo che dentro ci avevo messo alla rinfusa: 3 vasetti di yogurt alle fragole, farina di semola, un cucchiaio di burro e un uovo. La torta era un mattoncino gommoso, ma aveva talmente un bel colore rosa vivo che fui tentata di usarla come pongo e farci la pantera rosa.
Dopo quell’ultimo tentativo smisi di provare attrazione per la cucina e pensai che la mancanza del Dolce forno aveva creato un incolmabile vuoto che non avrei mai più colmato. Quando passava la pubblicità delle bambine mi voltavo indispettita.
Passarono un paio d’anni e ci riprovai, stavolta seguii alla lettera la ricetta della pasta frolla di mia madre. Se mi avessero regalato il dolce forno, il mio primo dolce, il dolce che ti dedicherei oggi Ilena, sarebbe stato probabilmente un soufflé alla vaniglia, o dei macarons al triplo cioccolato, o una pavlova, invece che una semplice crostata di mele con la marmellata. Però chi l’ha assaggiata l’ha mangiata velocisissimamente, dici che è buon segno?
Crostata di mele
Ingredienti:
Per la pasta frolla:
360 g di farina
100 g di burro morbido
210 g di zucchero
2 tuorli e un uovo intero
scorza di un limone grattugiata
Per il ripieno:
400 g di mele sbucciate
il succo di mezzo limone
200 g circa di confettura di albicocche
Procedimento:
Mettete il burro morbido tagliato a dadini in una ciotola assieme allo zucchero e cominciate a impastare in modo da amalgamarli. Aggiungete ora i tuorli e l’uovo intero e continuate ad impastare velocemente con la punta delle dita, aggiungete ora la farina e la scorza del limone grattugiato, impastate ancora velocemente e, formato un composto omogeneo e liscio, riponetelo nel frigorifero avvolto da pellicola per alimenti. Nel frattempo preparate il ripieno, tagliando a fette sottili le mele e cospargetele del succo di limone affinché non anneriscano. Imburrate una teglia da 22 cm e rivestitela della pasta frolla. Riempite ora la frolla con abbondati cucchiaiate di confettura, lasciandone da parte un po’ e coprite con fette di mele, che spennellerete in fine con la restante confettura fatta scaldare qualche secondo sul fuoco per renderla più fluida.
Ponete in forno a 180° per circa 50 minuti, estraetela dal forno quando sarà ben dorata e solo dopo aver fatto la prova dello stecchino e aver appurato che esce pulito.
Caro lettore, vuoi comprarmi il dolceforno? Fa’ una donazione!
(Perché non è mai troppo tardi!)
Con questa ricetta partecipo al contest “Il primo dolce non si scorda mai ” della mia amica Ilena del blog “Cucina per gioco“
ileana conti dice
Grazie per avermi donato questi tuoi ricordi my little lullaby. Più tardi aggiornò il post.
Monica Giustina dice
La torta di mele a casa mia era la classica, soffice e con le fettine di mela in cima.
Mia mamma non lo sa, ma non mi è mai piaciuta, così anche io, spesso di nascosto facevo esperimenti, per la maggior parte delle volte disastrosi, finché diventata grande, ho scoperto che la torta di mele era la preferita del mio ora marito, quindi me la sono reinventata, simile alla tua, con una base di frolla spalmata di marmellata di fragole e mele a dadoni.
Questa mi piace, me la ricorda e la marmellata di albicocche rende il tutto così perfetto!!
PS: nemmeno io ho mai avuto il dolce forno, sigh 🙁
Miu Mia dice
Ma come? Io continuo a digitare su Google "ricetta esilarante" ed il primo risultato è Fotogrammi di Zucchero! Su Wiki c'è addirittura una pagina dedicata… non so se conosci… ma una certa An Lullaby non solo fa sbellicare (che prenderesti a morsi il cuscino per smettere), ma alla fine propone sempre un assaggio delle sue opere… dovesse portartele a casa a piedi! u_u
Io per esempio vorrei un assaggio… non della prima, non la seconda, non la Pantera Rosa, ma la crostata d mele sì! u_u
Miu Mia dice
Complimenti di cuore cara An! Vittoria meritatissima! <3
giochidizucchero dice
che bello questo post, An!! A parte che la crostata di mele fatta così è una delle cose più buone del mondo… e poi vuoi mettere il Dolce Forno??? Io non l'ho mai avuto, ma tanto tanto desiderato… un bacione cara!
Chiarapassion dice
Ma sai che io il dolce forno lo tenevo? Ma uscivano fuori cose dal sapore che è meglio non ricordare 😀 Come sempre il tuo post è uno spasso e ancora rido per la frittata di mele che tua mamma è stata "costretta" a mangiare. La tua torta di mele è una poesia, bellissima e super fotogenica, sei troppo forte…in tutti i sensi 😉
Ti abbraccio e ancora grazie per le belle parole <3
Virginia S. Il GattoPasticcione dice
Mi hai fatto morire dalle risate vecchia ahahahahah!! Anche io sognavo il dolce forno e anche i miei non me l'hanno mai regalato…che triste destino!!! Due geni incompresi siamo ;-)!!! Cmq questa crostata di mele è fantastica!!!
Marghe dice
Il Dolce forno era davvero un must ma, se ti può consolare, anche io l'ho supplicato e mai ricevuto!
Mi hanno regalato giusto la macchina del gelato, della stessa linea, che faceva un gelato liquidino simile a quando ti si spiaccica il cono per strada e tu lo abbandoni dopo 5 minuti di contemplazione dolorosa…
Questa crostata è identica a quella che faceva mia nonna, ha lo stesso identico aspetto genuino, rassicurante e goloso. Grazie perchè anche senza Dolce forno mi hai regalato uno splendido ricordo!
Ti auguro buon weekend e ti abbraccio <3
Marghe dice
Il Dolce forno era davvero un must ma, se ti può consolare, anche io l'ho supplicato e mai ricevuto!
Mi hanno regalato giusto la macchina del gelato, della stessa linea, che faceva un gelato liquidino simile a quando ti si spiaccica il cono per strada e tu lo abbandoni dopo 5 minuti di contemplazione dolorosa…
Questa crostata è identica a quella che faceva mia nonna, ha lo stesso identico aspetto genuino, rassicurante e goloso. Grazie perchè anche senza Dolce forno mi hai regalato uno splendido ricordo!
Ti auguro buon weekend e ti abbraccio <3
Chiara Setti dice
hahaha sarà che anch'io sono nata negli anni 80 per cui mi ritrovo tantissimo nella tu storia… 🙂
ottima l'idea della confettura di albicocche così rimane più morbida! un bacione
Sara e Laura-PancettaBistrot dice
Ahahaha che post fantastico An…. Se ti può consolare anche la nostra infanzia è stata segnata da questa mancanza e in modo particolare la mia è stata segnata anche dall'incubo solfeggio al conservatorio…ancora oggi ho gli incubi!!
La crostata è fantastica, meglio di mille macarons al triplo cioccolato:)
Laura
lemilleeunatorta dice
mi hai fatto morire con questa storia! 😀 che risate..eh dai.. mica ti serviva il dolce forno per diventare brava! Già lo sei anche senza quell'aggeggio infernale..
e comunque una buona crostata di mele vale più di complicati dessert o dolci da vetrina!
Anna
panelibrietnuvole dice
AHAHAHAH!!! Madonna che psicodramma!! Il dolce forno non ce l'avevo neanche io…dici che tutti i miei problemi dipendono da quello? In realtà io manco lo volevo…ancora più complesso…da psicoanalisi! 🙂
Comunque questa torta è buonissima, molto più della pavlova o dei macarons, quindi…hanno fatto bene a non comprartelo!:-P
Cinzia Fiore dice
Il tuo blog e' veramente ma veramente molto bello ! felice di averti incontrata ! E' bello anche leggere qualcosa sopra le ricette !!
Giulia dice
Io invece il Dolce Forno l'ho avuto (regalo di Babbo Natale) ma è stato una delusione: tutte le volte che mi mettevo trulla trulla a preparare qualcosa poi dovevo aspettare una vita che si cuocesse al calore della lampadina, e quasi sempre il risultato era deludente.
Comunque l'ho conservato e dovrei averlo da qualche parte in soffitta dai miei: mi offro volontaria per la donazione!
MARI Z. dice
Che ridere!!!:-D
il dolce forno della serie anni '70, Babbo Natale un anno me l'ha portato! Che gioia per me e mia sorella era tutto un gran sfornare di pizzette, perchè se provavi a cuocere qualcos'altro con un microgrammo di lievito era un disastro: gran fumo e puzzo di bruciato per tutta la casa! Pertanto ci fu severamente proibito usarlo per fare altro… solo pizzette e niente più! Crostata da sballo!! altro che dolce forno!!!! 🙂
Carmen Giunta dice
Che bello…trovarmi qui! Ho sorriso dal primo all'ultimo rigo 🙂 ma sulla crostata di mele li no son cose serie! Una vera bonta'…
Carmen
Fr@ dice
🙂 Pensa che io l'aveva il dolce forno e il primo dolce che feci fu una crostatina con la marmellata (confettura) allora si chiamava ancora marmellata di albicocche. Ci mise un bel po' a cuocere, ma finalmente sfornai dal quel "cosetto" arancio la mia prima "crostata". Sono rimasta alle crostate, non sono andata avanti.
La tua crostata di mele è una meraviglia.
Ale dice
il dolce forno…così ambito e mai avuto! che ricordi…e che bella la tua torta di mele! Fantastica!
Mila dice
Non so che fine hanno fatto quelle due bambine, ma di certo tu sei cresciuta con la cucina giusta!!!! Bellissima questa crostata classica, ma intramontabile!!!!
Simo dice
torta semplicemente deliziosa, e….che belle foto, complimenti!
Marzia Allietta (MAllie) dice
"Rosbif" mi ha conquistata…però la cosa che mi ha fatto definitivamente innamorare è proprio la crostata, semplice, ma perfettamente semplice, di quelle che vorresti trovare tutte le mattine a colazione 🙂 felice di conoscerti, An…sei la bella sorpresa di stasera! 🙂 e ora vado a sguazzare nelle "Ricette da Cinema"…a presto!
Paola dice
Potrei leggere un intero libro scritto da te!La tua ironia e la tua allegria sono davvero contagiose; momenti di vita vissuta eh!Eppure ti diro, io il dolce forno non ce l'ho mai avuto, andavo di torte di fango (e non parlo di mud cake) eppure mi ritrovo a fare solo dolci! Da qualche parte però devi avere imparato perchè io qui ho visto un sacco di meraviglie!Continua così, non sarai anice e cannella o giallozafferano, ma sei unica ed inimitabile!E poi io leggo solo te 😛 Un bacionissimo!
Emanuela - Pane, burro e alici dice
Che bello il tuo post! Io e mia sorella avevamo il dolce forno ma ci giocava solo lei che era più grande, io preferivo fango e sabbia! 🙂
Complimenti per tutto!
Lilli nel Paese delle stoviglie dice
Mi hai fatto ridere di gusto, io il dolce forno l'avevo ma ai tempi non mi entusiasmava, lo lasciavo a mia sorella, mentre mi entusiasma questa torta che è un classico intramontabile, di torte di mele ne esistono milioni di versioni e io le amo tutte, belle foto!
Mimma e Marta dice
Sarà che appartengo a una generazione diversa – e lo dico con rammarico – ma io il dolce forno non l'ho mai avuto 🙂 piuttosto una finta cucina a misura bambino con pizze di plastica dai gusti più disparati e verdure di legno con il loro coltello e tagliere per distrarmi dalla vera cucina. Perché sì, arrivavo in quel posto magico dove veniva sfornata la mia meravigliosa scaloppina al marsala e pretendevo di prepararmela io! Quindi si cercava di tenermi dovutamente a bada e alla larga con quella cucina dove – anche se non ne ero molto soddisfatta – sfornavo pizze gommose che offrivo compiaciuta ai miei ospiti. E così anche la passione per i piatti – che mi porto fin ora…ed è possibile che a metà estate mi ritrovi senza vestiti ma con tutti i miei risparmi impiegati in servizi, tazze ed alzatine che non so più dove mettere?! – Insomma, io il mio primo dolce non lo ricordo, ma ricordo il mio primo piatto (si può chiamare così?): le uova strapazzate. Ne andavo così fiera che dovevo farle sempre io ed erano l'unica cosa che riuscissi a prepararmi da sola 🙂 detto ciò, la crostata di mele non la ricordo proprio. Di torte di mele ne ho mangiate davvero tante, ma la crostata non riesco a ricordarla, eppure, a detta di mamma, ne ho mangiata, eccome! 🙂 Rimedierò senza dubbio con la tua, che sembra meravigliosa. Ti abbraccio An e scusa il papiro – solo tu riesci a farmi parlare sempre così tanto 😛 Marta
Daniela Tornato dice
An ma che ridere… mi sembra di essere sai del tipo "terapia di gruppo" Ciao mi chiamo Daniela , anche io faccio parte del club che sognava il dolce forno e guardava invidiosissima quelle bambine sfornare torte meravigliose, ancora oggi se ci penso, non ho ancora rimosso totalmente, anche se ormai ho un forno vero il dolce forno rimarrà sempre un sogno infranto..io invece avevo dei pentolini di plastica e impastavo terra, sabbia.. e poi insistevo che assaggiassero almeno tu usavi cose commestibili… ma che bello i mitici anni 80'… tra una risata e l'altra assaggerei molto volentieri una fetta di questa crostata, sono sicura che masticherei mooolto velocemente.. buon fine settimana a presto!! 😀 Dani
Angela Dolcinboutique dice
Mi sa che di sfigatelle senza Dolce Forno ce ne sono parecchie, anche io desiderato e mai avuto….e certe mancaze ti lacerano profondamente cara An…..ahahaha, troppo carino il post :). Foto bellissime come sempre cara e dolce da languorino! Bacioni
Francesca P. dice
Avevo Indovina Chi? e Gira la ruota, ma il Dolce Forno no, mai stretto in mano… ci giocavo quando andavo da un'amichetta, era buffo, lo guardavo incuriosita. Mia mamma non è mai stata brava coi dolci e ne ha sempre fatti pochi, quindi erano quasi un oggetto misterioso all'epoca… le mie prime torte furono dei flop e mi bloccarono, ho riprovato a farle dopo tanto tempo, vincendo la paura… ecco perchè ora sono felice di essermi lanciata, è stata una conquista! Pur sapendo che tante ricette sono ancora proibite e non saprei da parte iniziare… ma i dolci che contano, come quelli da colazione e quelli più affettivi con le mele sono un piacere di cui non mi privo più… e per te è lo stesso, questa crostata sorride come un sole! E il Dolce Forno adesso sarebbe in cantina… 😛
valentina-latte dolce fritto dice
Divertentissima come sempre, ti ho letta tutta d'un fiato rivedendomi in parte nelle immagini che si formavano nella mia mente… di te, dei tuoi tentativi, dei tuoi desideri di bambina! Il dolce forno non l'ho avuto nemmeno io, e quando andavo a casa di una amica a cui l'avevano regalato lo guardavo intimorita (e lei, cattivissima, non me lo ha mai fatto provare!!). Serve a consolarti del mancato regalo se ti dico che una fetta di questo rustico dolce con le mele vale mille dolci raffinati e dai nomi impronunciabili? Serve se ti dico che a volte la semplicità è tutto? In ogni caso ricordati che la mitica Nonna Papera (il suo manuale di ricette si che ce l'avevo!) deve la sua fortuna a un'apple pie 🙂
Un bacione
Simona Roncaletti dice
Ma sai che io ce l'ho a casa ancora il dolceforno??? Io ero tutta entusiasta delle mie "tortine"…i miei genitori un po' meno, ed è molto probabile che abbiano fatto più volte la fine della tua frittata alle mele!:)
La mia prima torta vera è stata invece una all'olio extrvergine di cui ancora oggi conservo la ricetta!!!
La tua crostata invece la farò sicuramente a mio marito che adora i dolci alle mele!!! E' favolosa!!
Un bacione cara! Buona serata!
Ilaria Guidi dice
Hahahaha!!! Ti adoro!! 🙂
Ma quanto è stupenda questa crostata di mele???? Troppo!!! E le foto poi?!…Meravigliose…
Un abbraccio tesoro!
Ila
Alessandra Gio dice
Dolce forno molto desiderato e non pervenuto neppure da queste parti, ma visto che io ero molto tecnica fin d'allora e mi ero messa in testa a 8 anni o poco più di fare una crostata seguendo scrupolosamente la ricetta, confezionai un mattone fenomenale, con 1 kg di farina, 1 uovo e probabilmente 50 g di burro…visto che mia madre lo demonizzava fin da allora ed io ero probabilmente incappata in dosi montersiniane… 😀
Elisa Di Rienzo dice
complimenti An!!!!
avevo letto il tuo poste mia era piaciuto moltissimo!!! Vittoria meritata!!!!
il dolce forno… tanto desiderato e mai arrivato nemmeno qui!!!!! ahahahah!
a questo punto forse è stato un bene, che dici???
Paola dice
Che bel post! Bellissimo racconto, molto coinvolgente! Congratulation per la tua vittoria, meritata! Mi aggiungo al tuo blog! Un abbraccio, Paola
Elena dice
Ciao ! A me il dolce forno lo regalo mia nonna e fu così che nacque la mia passione per i dolci e per la cucina in generale . Mi piaceva così tanto vedere quella Tortina cuocere sotto la lampadina e poi uscire dall’altra parte …così tanto che quando ne vidi uno al mercato della Gran Madre in vendita per solo 5 euro lo comprai !! Ora ne ho due .. se ne vuoi uno te lo regalo volentieri … come ti capisco!!