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Come vuole la tradizione, a 13 anni la strega Kiki deve compiere il noviziato di un anno in un’altra città e lasciare la sua famiglia. Parte in una notte di luna piena a bordo della sua scopa con il gattino parlante Jiji e arriva in una
moderna città sul mare, dove nonostante la fredda accoglienza dei cittadini e le prime esperienze negative, decide di restare. Incontra infatti Osomo, una gentile fornaia che le offre un alloggio in cambio di aiuto nel negozio. Kiki può mettere a frutto l’unica arte magica in suo possesso, il saper volare sulla scopa, aprendo un servizio di consegne a domicilio, lavoro che la pone davanti a numerose difficoltà, ma che le permette di conoscere persone nuove, realtà troppo distanti e diverse con le quali non entrerà in contatto odiverse ma inaspettatamente vicine, come quella della pittrice Ursula, che diventerà presto sua amica. Nella sua permanenza in città, Kiki conosce Tombo, un ragazzo allegro e sognatore che la riempie di attenzioni e cerca di esserle amico, nonostante la sua diffidenza e scontrosità. Uno dei problemi di Kiki, come di molti adolescenti, è infatti la capacità di relazionarsi con gli altri e l’accettare la propria diversità, senza ritenerla motivo di isolamento. L’esperienza in città diviene per Kiki una dura prova, quale può essere soltanto un processo di crescita, una prova che porterà Kiki a perdere fiducia in se stessa fino al punto di svegliarsi una mattina e scoprirsi incapace di volare e di comprendere il linguaggio del suo gatto. Sarà quando ritroverà la fiducia in se stessa, aiutando le altre persone, che Kiki riacquisterà i suoi poteri magici e porterà a compimento la sua maturazione, divenendo un individuo autonomo e realizzato. Del grande Miyazaki, realizzato nel 1989, ma uscito in Italia solo nel 2013, pur essendo una delle pellicole minori del maestro, “Kiki consegne a domicilio” presenta molti elementi tipici della sua poetica: il rapporto emozionante con il volo e l’aria (visto per esempio ne “Il Castello nel cielo” e in “Porco rosso”), il gusto tutto europeo delle ambientazioni (la città in cui si ferma Kiki sembra ispirata a Stoccolma o Lisbona) la meravigliosa colonna sonora, l’accuratezza dei tratti e la ricchezza di dettagli, la rappresentazione realistica del fantastico, l’importanza della tradizione. Cuore del film è ancora il rito di iniziazione, il processo di crescita e di maturazione della protagonista adolescente (visto anche e soprattutto ne “Il Castello errante di Hawl” e “La Città incantata”), perché i veri protagonisti delle fiabe di Miyazaki sono quasi sempre i bambini: i bambini grandi di Miyazaki e i suoi grandi bambini custodiscono un messaggio molto forte (e molto dolce): non bisogna smettere di essere bambini per riuscire a fare cose grandi, il cui corollario è che non bisogna rinunciare ad essere grandi per rimanere bambini.
moderna città sul mare, dove nonostante la fredda accoglienza dei cittadini e le prime esperienze negative, decide di restare. Incontra infatti Osomo, una gentile fornaia che le offre un alloggio in cambio di aiuto nel negozio. Kiki può mettere a frutto l’unica arte magica in suo possesso, il saper volare sulla scopa, aprendo un servizio di consegne a domicilio, lavoro che la pone davanti a numerose difficoltà, ma che le permette di conoscere persone nuove, realtà troppo distanti e diverse con le quali non entrerà in contatto odiverse ma inaspettatamente vicine, come quella della pittrice Ursula, che diventerà presto sua amica. Nella sua permanenza in città, Kiki conosce Tombo, un ragazzo allegro e sognatore che la riempie di attenzioni e cerca di esserle amico, nonostante la sua diffidenza e scontrosità. Uno dei problemi di Kiki, come di molti adolescenti, è infatti la capacità di relazionarsi con gli altri e l’accettare la propria diversità, senza ritenerla motivo di isolamento. L’esperienza in città diviene per Kiki una dura prova, quale può essere soltanto un processo di crescita, una prova che porterà Kiki a perdere fiducia in se stessa fino al punto di svegliarsi una mattina e scoprirsi incapace di volare e di comprendere il linguaggio del suo gatto. Sarà quando ritroverà la fiducia in se stessa, aiutando le altre persone, che Kiki riacquisterà i suoi poteri magici e porterà a compimento la sua maturazione, divenendo un individuo autonomo e realizzato. Del grande Miyazaki, realizzato nel 1989, ma uscito in Italia solo nel 2013, pur essendo una delle pellicole minori del maestro, “Kiki consegne a domicilio” presenta molti elementi tipici della sua poetica: il rapporto emozionante con il volo e l’aria (visto per esempio ne “Il Castello nel cielo” e in “Porco rosso”), il gusto tutto europeo delle ambientazioni (la città in cui si ferma Kiki sembra ispirata a Stoccolma o Lisbona) la meravigliosa colonna sonora, l’accuratezza dei tratti e la ricchezza di dettagli, la rappresentazione realistica del fantastico, l’importanza della tradizione. Cuore del film è ancora il rito di iniziazione, il processo di crescita e di maturazione della protagonista adolescente (visto anche e soprattutto ne “Il Castello errante di Hawl” e “La Città incantata”), perché i veri protagonisti delle fiabe di Miyazaki sono quasi sempre i bambini: i bambini grandi di Miyazaki e i suoi grandi bambini custodiscono un messaggio molto forte (e molto dolce): non bisogna smettere di essere bambini per riuscire a fare cose grandi, il cui corollario è che non bisogna rinunciare ad essere grandi per rimanere bambini.
Ringrazio Haru dell’incantevole blog La donnina di marzapane per queste parole di cui mi sono appropriata non sapendone trovare di migliori e vi lascio la ricetta, tutta europa, del Pull apart bread, ispirata alle delizie viste nella
panetteria in cui lavora la piccola Kiki, delizie rese meravigliosamente
realistiche dai bellissimi disegni di Miyazaki.
panetteria in cui lavora la piccola Kiki, delizie rese meravigliosamente
realistiche dai bellissimi disegni di Miyazaki.
Preparate il lievitino:ponete in una ciotola capiente la farina, sciogliete accuratamente il lievito nell’acqua tiepida e versatela sulla farina, impastate fino a creare un composto omogeneo che coprirete con un canovaccio umido e metterete a lievitare in un posto caldo.
Quando il lievitino sarà raddoppiato (ci vorranno circa 3 ore), fatelo a pezzettini e unitevi tutti gli ingredienti dell’impasto, tranne la farina, il sale e il latte. Impastate per amalgamare tutto e unite ora la farina, spostatevi su un piano di lavoro e impastate ancora con energia. Lasciate riposare per mezzora. Sciogliete ora il sale nel latte tiepido e unitelo al resto impastando fino a creare un composto omogeneo e liscio. Mettetelo in un posto caldo, coperto da un canovaccio umido a lievitare fino a quando sarà raddoppiato. Un ottimo trucco per capire se la pasta è ben lievitata è quella di staccare un pezzetto di pasta e di buttarlo in un recipiente colmo d’acqua: se galleggerà la pasta sarà lievitata e quindi pronta.
Lavate le arance, asciugatele e grattugiate la buccia, evitando la parte bianca amara, lavate le mele e tagliatele, senza sbucciarle, a fette sottili.
Quando l’impasto sarà raddoppiato spostatevi su una spianatoia cosparsa di farina, sgonfiatelo delicatamente e stendetelo a forma di un grande rettangolo. Tagliate il rettangolo in 6 o 7 strisce, che spennellerete di burro fuso, lasciato raffreddare. Cospargete le strisce di arancia grattugiata e coprirete di fette di mela. Impilate poi ogni striscia così farcita una sopra l’altra, e tagliate il filoncino ottenuto in 6 parti uguali. Imburrate uno stampo per pani o per plum cake e rivestitelo di carta forno, prendete una delle sei parti e infilatela nello stampo, prendete la successiva, unitela all’altra e continuate così fino ad esaurimento dell’impasto. Spennellate la superficie del filoncino ottenuto col burro rimasto e infornate a 180° per circa 40-50 minuti, sfornate solo quando, provando ad infilare uno stuzzicadenti, ne uscirà asciutto e pulito.
Sfornate e quando il vostro pane è ancora caldo spennellate di confettura di albicocca e cospargete di granella di zucchero.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di novembre “Voglia di…lievitati” di Oggi pane e salame, domani…
Con questa ricetta partecipo al giveaway di Blonde’s Cake
Beatrix Kiddo dice
il film non l'ho visto, ma la ricetta pare davvero ottima
fotogrammidizucchero dice
Grazie 😉
Marghe dice
Che bella questa ricetta!
Secondo te si possono usare le pere al posto delle mele e omettere l'arancia?
So che così si stravolge la ricetta ma ho un marito avverso praticamente a tutta la frutta 🙁
fotogrammidizucchero dice
Assolutamente sì!! La mela e l'arancia le ho aggiunte io, puoi aromatizzare al limone, alla vaniglia, alla cannella o non aromatizzare affatto e senz'altro puoi mettere le pere (e magari anche delle gocce di cioccolato!!)!Grazie Marghe! A presto 🙂
Chiarapassion dice
Un cake alle mele invitantissimo e che belle foto!
fotogrammidizucchero dice
Grazie Enrica :)))
Babol dice
Un film delizioso, come tutti quelli di Miyazaki. E anche il Bread lo sembra! 🙂
fotogrammidizucchero dice
Grazie 😉
ileana conti dice
Questo ci manca! Ma lo vedremo prestissimo. La cake sembra veramente deliziosa e le foto bellissime.
fotogrammidizucchero dice
Grazie Ileana :))
valentina riboldi dice
tutto perfetto davvero!
le foto fanno gola ^_^ sbav ;P
un bacio
fotogrammidizucchero dice
Grazie Valentina!!! Un bacio :))
Emanuela Leveratto dice
eh ma che meraviglia!!!! chissà che profumo! che bella la trama del film è un regista che non conosco però forse è un regista amato da un'altra ragazza che ha un blog ora le segnalo il tuo post ^_^
fotogrammidizucchero dice
Grazie mille Emanuela :)))
Roberta dice
Il film non l'ho visto ma la ricetta mi piace molto!! Posso chiederti un piacere???? Faresti il gelato miele e lavanda del film "È complicato"????
Grazie un bacio! :)))
fotogrammidizucchero dice
Roberta ciao 🙂 Ho visto il film, ma non ricordavo questa ricetta, che tra l'altro mi sembra fantastica, quindi il piacere l'hai fatto tu a me :)) E Grazie!!! Riguardo il film e appena realizzo il gelato ti contatto :)) Un bacio e grazie ancora!!!!
Luca Monica dice
Non conoscevo questa fiaba…ma il Pull Apart Bread di mele e arance è davvero golosissimo…
mi vien voglia di rifarlo subito!!!!
Un abbraccio e buon fine settimana
monica
fotogrammidizucchero dice
Un abbraccio a te, buon fine settimana e grazieee!! 🙂
Valealcioccolato dice
Leggere le tue parole è sempre un'esperienza unica. Inizio a conoscere un sacco di film nuovi e sono sicura che questo mi piacerà particolarmente 🙂 Un abbraccio :*
fotogrammidizucchero dice
Grazie Vale, sei molto carina :)) Sono sicura che Miyazaki fa proprio per te 🙂 Un abbraccio :*
Beatrice Rossi dice
Devo vederlo il film, me ne hanno parlato tutti benissimo e la tua recensione è un'ulteriore conferma! E complimenti per il Pull Apart Bread… davvero bellissimo! Buon week end!
fotogrammidizucchero dice
Grazie mille e spero che il film ti piacerà! Buon week end a te :))
Pamela dice
Adoro i dolci con le mele, e anche questo sembra ottimo!! kiss
fotogrammidizucchero dice
Grazie ^_^ baci!
La mia famiglia ai fornelli dice
che buono! davvero una ricetta interessante!
un abbraccio Linda
fotogrammidizucchero dice
Grazie mille Linda :))
consuelo tognetti dice
Mi incuriosisce tantissimo questo cartone, sarei proprio curiosa di vederlo ^_^ Come sarei curiosa di assaggiare questa delizia! Bravissima!
Ti auguro un felice we <3
la zia Consu
fotogrammidizucchero dice
Grazie mille Consu! Un bacio e buon week end a te :*
Valentina dice
Ciao An 🙂 Non conoscevo questo film, non l'ho visto, ora sono curiosa! ^_^ Questa brioche è stupenda, le foto bellissime… mi è venuta voglia di prepararla! Salvo la ricetta! Bravissima, complimenti e un forte abbraccio 🙂 Felice weekend :**
fotogrammidizucchero dice
Grazie mille Valentina <3!! Un forte abbraccio a te e buon week end!! :*
la duchessa dice
Interessante il film, accattivante la ricetta. Perfetta per la colazione di domenica mattina 😉
fotogrammidizucchero dice
Grazie mille :)))
Giulia Garagnani dice
Ciao 🙂 è davvero fantastico questo dolce *.* e le foto sono meravigliose!!! Complimenti, sei bravissima!
Aggiungo subito la ricetta al mio giveaway e ti ringrazio per aver partecipato 🙂
Mi sono aggiunta ai tuoi followers 🙂
Simona Stentella dice
Ciao!!! E' un piacere conoscerti…qui da te è davvero delizioso!!! Mi unisco ai tuoi lettori così non ti perdo!
friedenlinde dice
Adoro tutto di Miyazaki, e anche Kiki è un film delizioso. E Miyazaki dovrebbero proprio vederlo tutti, grandi e piccini. 🙂
Secondo: la ricetta mi pare fantastica! e le tue foto sono superlative.
Terzo: ma che bella l'idea di fare le ricette ispirate ai film, amo il Cinema e non vedo l'ora di esplorare meglio il tuo bellissimo blog!
(e un grazie a Emanuela che me l'ha segnalato! 🙂 )
Maria Valente dice
Meraviglioso! Non c'è parola più adatta! 🙂
Maria
Laura Maffe dice
questo lo provo, è deciso!!! Pare una delizia…
journeycake dice
Annnnn!!! Io ti adoro!! Posso scriverlo 1000 volte? Come ti avevo scritto amo tantissimo Miyazaki. Ho guardato questo piccolo gioiello poco tempo fa con una delle mie bambine e una sua amichetta e l'ho trovato meraviglioso. Bellissima la frase finale e che dire di questo Pull apart bread? Magnifico. Grazie, un abbraccio grande grande simo
Mimma e Marta dice
Miyazaki lo adoriamo ma purtroppo questo film manca nella lista di quelli che abbiamo visto! Per rimediare ti rubiamo il dvd e qualche fetta (ma anche tutto…) di questa magnifica brioche da gustare durante la visione del film 🙂 Davvero fantastica, bacioni
Valentina dice
Ciao An, un abbraccio e buon inizio settimana 🙂 :**
veronica dice
senza parole dobbiamo rimane un po' bambini ….si e
non so cosa dire difronte ad una brioche del genere lista dei preferiti
Emanuela - Pane, burro e alici dice
Foto e ricetta bellissime! Complimenti! 🙂
Betty dice
ma che cos'èèèè… 😛
sublimeee!!!!!
complimenti.
Chiara DAcunto dice
Ciao! Da un blog comune sono arrivata al tuo e cosa trovo? Una ricetta deliziosa e un'accoglienza perfetta. Mi unisco subito ai tuoi lettori per non perdere altre prelibatezze simili! Buona giornata!
Serena Reggiani dice
Adoro i lavori di questo grande maestro ma questo non lo conoscevo. Fantastica la ricetta!!!! E che foto incredibili!
Fantasy Jewellery
Silvia Brisigotti dice
E' uno dei miei film preferiti di Miyazaki!! Bellissimo il tuo pane dolce!!