(Vai direttamente alla ricetta)
Un lungo passo indietro.
Perché sono bellissimi e perché nessuno potrebbe rendere così bene l’idea di chi fosse Charlie Chaplin, riporto alcuni passi della prefazione scritta da Dario Fo per “Opinioni di un vagabondo”, libro che cerca di spiegare l’ineguagliabile arte di Chaplin attraverso le sue testimonianze e quelle sei suoi contemporanei:
“Charlie Chaplin sicuramente è uno degli uomini di spettacolo, e in particolare di cinema, più importanti del Novecento. Ciò che mi da più fastidio è la sfilza di cronache, di tipo patetico, lirico, letterario, che sono state scritte su di lui, appena dopo la sua morte…Nessuno, dico nessuno, parla mai della sua «rabbia». Chaplin era soprattutto un uomo che aveva profondamente radicato il senso dell’amore e dell’odio. Odiava quasi con impeto il mondo che aveva intorno, il potere, la macchina del capitale. Odiava l’ordine dello stato, con i suoi poliziotti, i suoi giudici e le sue galere. Odiava l’ordine morale di quella società, l’ordine del profitto commerciale, bancario, industriale. L’ordine religioso con le sue ipocrisie, i suoi dogmi e le sue false speranze. E per finire odiava l’ordine culturale della borghesia e del capitale, e l’ordine dei suoi miti falsi e spesso infami…Credo che in ben poche opere di cinema e di teatro apparse negli ultimi settant’anni si possa sentire chiaro tanto odio espresso per la logica della macchina che mortifica, umilia, aliena e uccide l’uomo e la sua umanità, così come in Tempi moderni.Nessuno meglio di Chaplin ha saputo sviluppare la critica aggressiva, piena di rabbia, nei confronti dell’ideologia della macchina, e in particolare nei confronti dei metodi di Taylor, cioè quelli che sfruttano l’uomo fin nella sua gestualità.Allo stesso modo ha aggredito tutta l’ideologia del moralismo americano, della «buona società», che è infame per certi versi, ma che risolve sempre nel buon cuore e nella buona volontà degli umili: si è opposto, insomma, a tutto il cinema di Frank Capra. Quando usa il patetico, Chaplin lo rovescia sempre con una grande crudeltà…Anche quando c’è il gioco della felicità, la risolve nello sfuggire a questa società…E mi permetto a mia volta di aggiungere che in tutto il suo cinema Chaplin riprende temi e modi che sono all’origine del mondo dei clown. I grandi clown non hanno mai esercitato la loro arte in una forma fine a se stessa, cioè il puro divertissement. Per esempio il clown fisso del teatro, nell’Ottocento, nasce dal personaggio del manovale adibito al lavoro di allestimento delle gabbie e dei trapezi. Cioè il facchino, «il minore di sempre»: sopra di lui incombe il direttore del circo che lo tratta come un servo, che non gli permette di bere, che non lo fa avvicinare alle ballerine, che non gli permette di amare. E un diseredato, un inferiore, l’uomo di fatica che non ha diritto a godere nemmeno della fantasia che c’è nel circo. È un diverso..Molti si sono preoccupati disperatamente di farci apparire Charlie Chaplin come un poeta isolato…un diverso, ma anche eccelso, genio, che si stacca da una massa di uguali e dalle loro «pochezze». Costoro non sanno e non vogliono sapere che i diversi che impersona Charlot erano in America, e lo sono ancora, il 70-80 per cento di quella società. Il piccolo vagabondo rappresenta l’ebreo, il turco, l’italiano, l’irlandese, lo spagnolo, per non parlare dei meticci, dei negri e degli ispanici, tutti quelli che si arrampicano forsennati attraverso le loro difficoltà di lingua, di comportamento, di espressione in una società che li afferra, li prende, li respinge, li sfrutta, li adopera come oggetti, li schiaccia e li butta via. ” Dario Fo
Perché sono bellissimi e perché nessuno potrebbe rendere così bene l’idea di chi fosse Charlie Chaplin, riporto alcuni passi della prefazione scritta da Dario Fo per “Opinioni di un vagabondo”, libro che cerca di spiegare l’ineguagliabile arte di Chaplin attraverso le sue testimonianze e quelle sei suoi contemporanei:
“Charlie Chaplin sicuramente è uno degli uomini di spettacolo, e in particolare di cinema, più importanti del Novecento. Ciò che mi da più fastidio è la sfilza di cronache, di tipo patetico, lirico, letterario, che sono state scritte su di lui, appena dopo la sua morte…Nessuno, dico nessuno, parla mai della sua «rabbia». Chaplin era soprattutto un uomo che aveva profondamente radicato il senso dell’amore e dell’odio. Odiava quasi con impeto il mondo che aveva intorno, il potere, la macchina del capitale. Odiava l’ordine dello stato, con i suoi poliziotti, i suoi giudici e le sue galere. Odiava l’ordine morale di quella società, l’ordine del profitto commerciale, bancario, industriale. L’ordine religioso con le sue ipocrisie, i suoi dogmi e le sue false speranze. E per finire odiava l’ordine culturale della borghesia e del capitale, e l’ordine dei suoi miti falsi e spesso infami…Credo che in ben poche opere di cinema e di teatro apparse negli ultimi settant’anni si possa sentire chiaro tanto odio espresso per la logica della macchina che mortifica, umilia, aliena e uccide l’uomo e la sua umanità, così come in Tempi moderni.Nessuno meglio di Chaplin ha saputo sviluppare la critica aggressiva, piena di rabbia, nei confronti dell’ideologia della macchina, e in particolare nei confronti dei metodi di Taylor, cioè quelli che sfruttano l’uomo fin nella sua gestualità.Allo stesso modo ha aggredito tutta l’ideologia del moralismo americano, della «buona società», che è infame per certi versi, ma che risolve sempre nel buon cuore e nella buona volontà degli umili: si è opposto, insomma, a tutto il cinema di Frank Capra. Quando usa il patetico, Chaplin lo rovescia sempre con una grande crudeltà…Anche quando c’è il gioco della felicità, la risolve nello sfuggire a questa società…E mi permetto a mia volta di aggiungere che in tutto il suo cinema Chaplin riprende temi e modi che sono all’origine del mondo dei clown. I grandi clown non hanno mai esercitato la loro arte in una forma fine a se stessa, cioè il puro divertissement. Per esempio il clown fisso del teatro, nell’Ottocento, nasce dal personaggio del manovale adibito al lavoro di allestimento delle gabbie e dei trapezi. Cioè il facchino, «il minore di sempre»: sopra di lui incombe il direttore del circo che lo tratta come un servo, che non gli permette di bere, che non lo fa avvicinare alle ballerine, che non gli permette di amare. E un diseredato, un inferiore, l’uomo di fatica che non ha diritto a godere nemmeno della fantasia che c’è nel circo. È un diverso..Molti si sono preoccupati disperatamente di farci apparire Charlie Chaplin come un poeta isolato…un diverso, ma anche eccelso, genio, che si stacca da una massa di uguali e dalle loro «pochezze». Costoro non sanno e non vogliono sapere che i diversi che impersona Charlot erano in America, e lo sono ancora, il 70-80 per cento di quella società. Il piccolo vagabondo rappresenta l’ebreo, il turco, l’italiano, l’irlandese, lo spagnolo, per non parlare dei meticci, dei negri e degli ispanici, tutti quelli che si arrampicano forsennati attraverso le loro difficoltà di lingua, di comportamento, di espressione in una società che li afferra, li prende, li respinge, li sfrutta, li adopera come oggetti, li schiaccia e li butta via. ” Dario Fo
Proiettato per la prima volta nel 1917,
distribuito dalla Mutual Film Corporation, ne “L’Evaso”, scritto e interpretato da Chaplin , ‘The Tramp’, ovvero il vagabondo (da noi italiani
tradotto come ‘Charlot’) riesce ad evadere dal
carcere di Sin Sin e finisce su una spiaggia, vicino la quale, su un
molo, una bella ragazza, il suo spasimante e la madre di lei si
trovano a conversare. La madre accidentalmente finisce in acqua, lo
spasimante codardamente non si tuffa per salvarla , nonostante le
esortazioni della sua fidanzata, che finisce per tuffarsi lei stessa.
Interviene quindi il nostro fuggitivo eroe, che recupera tutti,
compreso il fidanzato di lei, nel frattempo finito in acqua, e che
poco dopo per gelosia lo tramortisce lasciandolo privo di sensi e
alla deriva nel mare. Finisce su una spiaggia dove, riconosciuto,
viene soccorso dall’autista di lei, si risveglia quindi nella
nobile e sfarzosa residenza della ragazza dove, trattato dalla
ragazza come un eroe, dimostra di sapersi muovere con molta
naturalezza, eccetto per la scena del gelato (ricetta di oggi), in
cui dà vita ad una divertente gag… Ma non mi dilungo ulteriormente e vi lascio con
il film completo,che è meglio di mille parole,e con la ricetta del mio gelato.
distribuito dalla Mutual Film Corporation, ne “L’Evaso”, scritto e interpretato da Chaplin , ‘The Tramp’, ovvero il vagabondo (da noi italiani
tradotto come ‘Charlot’) riesce ad evadere dal
carcere di Sin Sin e finisce su una spiaggia, vicino la quale, su un
molo, una bella ragazza, il suo spasimante e la madre di lei si
trovano a conversare. La madre accidentalmente finisce in acqua, lo
spasimante codardamente non si tuffa per salvarla , nonostante le
esortazioni della sua fidanzata, che finisce per tuffarsi lei stessa.
Interviene quindi il nostro fuggitivo eroe, che recupera tutti,
compreso il fidanzato di lei, nel frattempo finito in acqua, e che
poco dopo per gelosia lo tramortisce lasciandolo privo di sensi e
alla deriva nel mare. Finisce su una spiaggia dove, riconosciuto,
viene soccorso dall’autista di lei, si risveglia quindi nella
nobile e sfarzosa residenza della ragazza dove, trattato dalla
ragazza come un eroe, dimostra di sapersi muovere con molta
naturalezza, eccetto per la scena del gelato (ricetta di oggi), in
cui dà vita ad una divertente gag… Ma non mi dilungo ulteriormente e vi lascio con
il film completo,che è meglio di mille parole,e con la ricetta del mio gelato.
Francesco Malta dice
A mio modestissimo parere il più grande genio nella storia del cinema!
Ely dice
Che atmosfere bellissime si respirano qui.. e questo gelato è davvero una meraviglia, mi credi? Sei fantastica.. è sempre un piacere leggerti e inebriarsi delle sensazioni che regali :)) TVB!
La mia famiglia ai fornelli dice
ma che delizia questo gelato! bravissima!
un abbraccio Linda
Fragolina dice
che gelato fantastico!! non ho la gelatiera ma mettendolo in freezer e girando ogni tanto credo che si potrebbe fare 😀
Gianluca Zanzottera dice
Vado a comprare una gelatiera 🙂
Monica La Barbera dice
Chaplin lo adoro. Per dare l'esame di cinema all'università ho dovuto vedere qualche suo film e alla fine l'ho amato così tanto che la tesina da preparare l'ho scritta su di lui.
Come al solito le ricette che proponi sembrano davvero deliziose!
Un ingegnere ai fornelli dice
Che gelato meraviglioso! Mi piace l'abbinamento fichi e noci, da provare 🙂
Un bacio
Letizia
Mimma e Marta dice
Fichi e noci! Un abbinamento golosissimo che non vediamo l'ora di provare. Adorabile Charlot!
valentina aversa dice
Ma questo blog è super carino….tua nuova follower 😀
Adoro il cinema ed amo mangiare e tu hai unito entrambe le cose!!!Chaplin è stato un genio 🙂
Ti aspetto da me se ti va…c'è anche un giveaway in corso per te se ti va 🙂
grazie mille http://valentinaclothedanew.blogspot.it/2013/08/ahaishoppingwin-free.html
fotogrammidizucchero dice
@Francesco pienamente d'accordo! Una comicità poetica la sua che è andata decisamente scomparendo!
@Ely sei carinissima! Grazie <3
@Linda grazie!!Un abbraccio
@Fragolina Altro che! Vedrai che sarà buono comunque 🙂
@Ahaha Gianluca io te la consiglio per davvero ma si rischia la dipendenza 😀
@Monica grazie 😉 Che bello sapere che hai fatto la tesina su Chaplin, ottima scelta! 🙂
@Letizia grazie!:)
@Mimma e Marta contenta che vi piaccia :))))
@Valentina benvenuta e grazie!
Patapata dice
se l'abbinamento noci-fichi è tradizionale, quello chaplin-noci e fichi è originalissimo (e ci sta davvero bene secondo me!!!!) :)) baci
Ale dice
grazie per questa bellissima ricetta e per averci segnalato questo film…adoro chaplin!
SimoCuriosa dice
oddio che bontà! avevo dei fichi da consumare, trovati sull'uscio, ma ci ho fatto una torta…ma se me li riportano mi piacerebbe provare questo gelato… ma sono a dieta.. ufff
buona giornata
mad_ dice
Mi sto mangiando le mani che non ho la macchina del gelato, uffa, ho dei fichi fantastici in giardino che sarebbero perfetti e la mia pisquana adora le noci!!
Comunque questa idea di abbinare le ricette ai film è geniale… se la contestualizzi un po' di più con la trama secondo me puoi "venderla" a qualche rivista di cinema, ci hai mai pensato? io ci lavoravo in una rivista di cinema, nel caso ti serva un aggancio, volentieri! 😉
Serena Reggiani dice
Sai che non ci avevo mai pensato alla sua rabbia e all'odio? Sembrano così divertenti e innocui i suoi film, invece hai ragione, in tutti c'è una critica feroce, io ho visto Il Grande Dittatore e Luci della Ribalta… due capolavori, dove con ironia e leggerezza prende in giro il "sogno" nazista e la mercificazione dell'individuo.
Ricetta favolosa, più che un gelato sembra un semifreddo, sembra panna montata!!!
Ma soprattutto complimenti per la disanima della figura di questo artista meraviglioso. M'inchino davanti alla tua profondità e cultura.
Fantasy Jewellery
fotogrammidizucchero dice
@Patapata baci :))
@Ale grazie a te per essere passata:
@Simo però sono sicurissima che la torta sarà stata deliziosa 😉
@mad_ Prima di tutto il gelato lo puoi fare anche senza macchina, basta mettere tutto in un recipiente per qualche ora e girare ogni 20 minuti manualmente per rompere i cristalli di ghiaccio 🙂 Grazie per i complimenti, nonostante abbia fatto il dams non ho mai pensato (ma serebbe più corretto dire 'sperato')di venderla ad una rivista, questo non toglie che mi piacerebbe tantissimo, quindi magari!!Mi piacerebbe sapere di cosa ti occupavi in particolare, e quale fosse la rivista 🙂
fotogrammidizucchero dice
Serena "Il Grande Dittatore" e "Tempi moderni" sono opere d'arte 🙂 e grazie per le belle parole, troppo buona, magari fosse così eehhe!
journeycake dice
Questa interpretazione è molto molto interessante. Il gelato mi incanta, forte l'associazione noci e fichi e mi piace che non contenga uova. Sei sempre grande! Per quanto riguarda il contest, ho parlato con Barbara, puoi ripostare la tua recensione e partecipare con la nuova ricetta. (Anche questo gelato è gluten free 😉 Ovviamente la tua partecipazione mi renderà strafelice. Un abbraccio
fotogrammidizucchero dice
Grazie mille!!:))Perfetto, sarà un grande piacere per me 🙂
Fragolina dice
Ciao, se lo accetti e ti fa piacere ho un piccolo premio per te se passi da me ^_^
Tom dice
piacere ho un