(Vai direttamente alla Mousse Soul Kitchen o Fagottini di pasta ripieni)
Scadenti bastoncini di pesce, spinaci, patate fritte e polpette, è questo il menù cucinato per la solita clientela di routine da Zinos (Adam Bousdoukos, co-sceneggiatore del film), proprietario di origine greca del ristorante “Soul Kitchen”, nella periferia di Amburgo. Quando la sua ragazza Nadine si trasferisce per lavoro a Shangai, Zinos promette di seguirla, ma numerosi problemi lo tengono occupato e gli impediscono questo intento. Il povero Zinos ha infatti un incidente mentre cerca di sollevare un pesantissimo frigorifero in seguito al quale gli si blocca la schiena, non ha assicurazione medica, non può permettersi un’operazione e deve quindi accontentarsi delle cure della fisioterapista Anna (Dorka Gryllus), che gli consiglia una serie di esercizi e gli vieta i lavori pesanti. A questo si aggiunge la preoccupazione per suo fratello Illias, ladro e giocatore d’azzardo appena uscito di prigione, l’insistenza di un ex compagno di scuola, Thomas Newman, che continua a chiedergli di vendergli il ristorante e la visita di un ispettore sanitario che reputa la cucina in condizioni pessime. La situazione degenera quando Zinos assume al “Soul Kitchen” Shayn, un eccentrico ma molto dotato chef ( Birol Unel), recentemente licenziato dal suo lavoro in un ristorante esclusivo dopo aver minacciato con un coltellaccio un cliente che gli chiedeva un gazpacho caldo. Il bizzarro chef infatti sostituisce il menù da fastfood con cibi di haute cuisine e serve piatti come “Zuppa dell’agopuntura del maestro”. Il locale, frequentato da persone rozze e assuefatte al solito cibo-spazzatura inizialmente si svuota, ma ben presto si trasformerà in un ristorante molto in voga, dove poter gustare raffinatissimi cibi mentre si ascolta la musica, cibo per l’anima. Zinos, dopo aver scelto di affidare il Soul Kitchen a suo fratello Illias, decide di partire per Shangai, ma non compirà mai questo viaggio perché proprio quando pensava che tutti suoi problemi fossero risolti scoprirà invece che sono appena iniziati.
Scritto e diretto da Fatih Akin, vincitore del Leone d’argento-Gran premio della giuria al Festival di Venezia, “Soul Kitchen” è una fresca ed esuberante commedia dal ritmo frenetico e incalzante, sul cibo, la musica e l’amicizia, piena di molteplici ed esilaranti gag (dagli exploit del folle chef, alla scena del funerale, fino a quella della festa in cui si palesano gli effetti afrodisiaci del dessert), e carico di una comicità intelligente e mai fine a se stessa o volgare. Supportata da veloci movimenti di macchina, incalzanti hit musicali della colonna sonora e da sfrenate danze che convogliano a un happy ending, è un film molto diverso dai precedenti “La sposa turca” e “Ai confini del paradiso”, con i quali Akin era riuscito a guadagnarsi la fama europea. Con “Soul Kitchen” il regista ripropone tuttavia tematiche a lui care in un contesto più leggero e meno sofferto, emergono ancora il multiculturalismo e l’integrazione etnica, ma soprattutto,ancora una volta, il regista dimostra il suo profondo amore per i suoi personaggi, non importa quanto eccentrici o poco raccomandabili siano.
Tutto il film gira intorno alla storia del “Soul Kitchen”e della sua cucina in questa commedia per certi versi gastronomica. La cucina è una tradizione che va difesa persino con il coltello, come sembra dirci il bizzarro chef Shayn che pianta proprio un coltello affilato sul tavolo dello spocchioso cliente del gazpacho caldo, nell’esclusivo e chic ristorante in cui è impiegato. Bisogna dare ai clienti quello che desiderano o bisogna dargli il meglio? “La gente non mangia! Ha solo un buco nello stomaco e tende a riempirlo con qualsiasi schifezza che le capita” dice infatti a proposito di quelli che definirà poi “razzisti del gusto”, che hanno pura del diverso, del diverso in cucina.
Ed ecco, tratti dal film, i fagottini di pasta che vediamo preparare da Shayn e la sua mousse al cioccolato bianco e fragole, preparata purtroppo senza l’afrodisiaca corteccia honduregna.
cioccolato bianco e fragole (Ingredienti per 3 mousse)
di pesce nell’acqua fredda. Mettete ora a scaldare a fuoco basso solo 50 g di panna, alla quale avrete
aggiunto la vanillina e nel frattempo tritate il cioccolato bianco. Quando la panna raggiungerà il bollore toglietela dal
fuoco e aggiungetevi la colla di pesce ammorbidita e ben scolata e il
cioccolato bianco tritato finemente, quindi mescolate velocemente. Lasciate raffreddare e nel
frattempo montate la restante panna a neve ferma. Mescolate con una spatola il composto al cioccolatao e la panna montata con movimenti dall’alto verso il basso,avendo cura di non
smontare il tutto. Versate nelle coppette e lasciate raffreddare
per qualche ora in frigorifero. Passato questo tempo versate il succo di mezzo
limone e un po’ di zucchero a vostro piacimento in una padella,
versatevi le fragole precedentemente lavate e lasciate caramellare
per qualche minuto. Fate raffreddare e ponete le fragole sulla
mousse, aggiungendo se preferite anche un po’ dello sciroppo che si
sarà formato.
Iniziate preparando la pasta all’uovo: disponete a fontana 200 g di farina, rompete 2 uova, ponetele al centro, sbattetele leggermente con una forchetta e lentamente iniziate ad incorporare la farina circostante. Cominciate ora ad impastare con le mani, lavoratelo con forza fino a quando non risulti liscio. Ponete il panetto di pasta, avvolto con pellicola, in frigo per un’oretta, dopo la quale risulterà molto più morbido ed elastico. Tritate ora la carota con la cipolla e mettetele a soffriggere, quando si saranno ammorbidite aggiungete la carne e cuocetela per una decina di minuti. Fate raffreddare e aggiungete un uovo e il grana. Frullate la carne con il mixer per rendere il composto più omogeneo. Estraete la pasta dal frigo e prima di stenderla appiattite il panetto e iniziate a lavorarla con il matterello. Un trucco consiste nel arrotolare l’estremità superiore della pasta con il matterello e tenere ferma con l’altra mano l’altra estremità, in modo di stendere per bene la sfoglia. Chi possiede una macchina per tirare la pasta può ovviamente utilizzarla e facilitarsi le cose. Quando arriverete ad uno spessore di mezzo centimetro, allora la sfoglia sarà pronta. Tagliate dei quadrati e ponete al loro centro un cucchiaino di ripieno. Chiudete prima le due punte opposte di due lati e subito dopo le altre due punte, unendole al centro e tamponando bene i lati per appiccicarli per bene. Lessateli per alcuni minuti in acqua bollente e conditeli con del burro e della salvia oppure con un sugo di pomodorino fresco e basilico, proprio come ho fatto io.
maria elisa Ferraro dice
due ricette buone buone.
Il film è divertentissimo!
fotogrammidizucchero dice
:)))
Gianluca Zanzottera dice
Film fantastico! Proverò le ricette!!
Martina dice
Grazie mille per le ricette! ho scoperto un blog davvero moolto carino! ti seguo volentieri! a presto 🙂
fotogrammidizucchero dice
Grazie mille Martina!!E' davvero un onore per me 🙂