Nel mio calendario personale solitamente la Pasqua è assente, una di quelle feste che spesso mi dimentico di festeggiare e di cui mi accorgo solo quando con i miei amici, che stanno ancora rantolando sui divani per digerire la coratella, le uova sode, il salame e la colomba, ci si sente per chiedere “Ma a Pasquetta che si fa?” ormai troppo tardi per organizzare qualunque cosa che sia appena decente.
Mancano ovviamente dal mio poco romantico calendario non soltanto le feste tipicamente commerciali della mamma, del papà e di S. Valentino, ma persino anniversari vari, compreso quello del blog.
Eppure scavando nel mio passato riaffiorano tra i ricordi infantili più belli quello di una Pasqua diversa dal solito, un prato verde in una piccola cittadina in provincia di Zurigo, tanti bambini come me col fiatone, i visi arrossati e i cestini da riempire di ovetti di cioccolato nascosti sotto gli alberi, dentro buche, dietro siepi verdissime. Mi ricordo le uova di Pasqua, fondente per me, a latte per mia sorella, che ogni anno scuotevamo ansiose, convinte di trovarci una casa di Barbie a 5 piani con ascensore, aria condizionata, giardino privato e attico mansardato e che invece al 90{4e03eb656bfa3d9cf259e2423732e7ac780e988cd17c3cde2798a8cc3f1fcf6a}dei casi si rivelava essere un portachiavi di una squadra di calcio. Vedo i lunghi tour de force, dall’alba all’ora del tramonto, senza interruzione se non un breve pranzo, di mia madre, nonna e zie, che preparano le cose che vanno preparate a Pasqua in Ciociaria, ciambelle olio e vino, pigne, ciambelloni, pastiere, da regalare a parenti e vicinato e a chiunque respirasse. In quella cucina rustica col forno a legna che scoppiettava senza tregua, risento ancora oggi quell’odore di acqua di fiori di arancio che adoravo e che se avessi potuto, avrei spruzzato sul collo come il mio profumo preferito.
Una pastiera diversa dal solito, l’idea viene dalla cucina di mia sorella, formidabile cuoca de Il Giardino dei Mandorli.
PASTIERA-CHEESECAKE
Per uno stampo a cerniera da 20-22 cm
Per la farcia
300 g di grano cotto
190 ml di latte
250 g di zucchero+1 cucchiaio
3 uova
350 g di ricotta fresca
50 g di arance candite
1 noce di burro
qualche goccia di acqua di fiori d’arancio
la scorza di un limone bio
Per la base
300 g di biscotti integrali ai cereali tritati
80 g di burro, fuso
1 cucchiaino di miele
1 arancia per farcire
Iniziate dalla base: ponete in una ciotola i biscotti finemente tritati, aggiungete il miele, il burro e lavorate il tutto con una mano fino ad ottenere un composto omogeneo.
Distribuite il composto in uno stampo da 20-22 cm precedentemente imburrato, compattatelo e create i bordi premendo con le dita lungo le pareti. Ponete in frigorifero per almeno 30 minuti.
Nel frattempo preparate la farcia della pastiera: sciacquate il grano cotto e scolatelo, ponetelo in una casseruola assieme al latte, alla noce di burro e a 1 cucchiaio di zucchero e cuocete a fiamma bassa, mescolando di continuo,fino ad ottenere una crema densa, che lascerete raffreddare. Setacciate la ricotta e ponetela in una ciotola capiente, aggiungete le uova, lo zucchero, la scorza di limone e mescolate con una frusta accuratamente fino ad ottenere un composto omogeneo. Unite infine i canditi, il grano cotto nel latte ormai tiepido e qualche goccia di acqua di fiori di arancio. Estraete lo stampo con la base dal frigo e riempitelo con la farcia della pastiera, infornate in forno già caldo a 180° per circa un’ora o fino a quando sarà ben dorata in superficie. Lasciatela raffreddare per almeno 4 o 5 ore in frigorifero. Prima di servirla guarnitela con fette d’arancia.
N.b Proprio come la pastiera normale, se la farete riposare in frigorifero per almeno un giorno sarà ancora più buona!
Ilaria Guidi (Campi di Fragole per Sempre) dice
Sono incantata…queste foto sono stupende…riesci a creare delle composizioni bellissime…piene di poesia…sono meravigliose…
Ricetta spettacolare! Bravissima anche al tua sorellina :)…e poi è sempre bellissimo e buffo leggerti! 🙂
Anna Rita dice
Si può contemplare delle foto, per 10 minuti buoni? Sì, con le tue si può. Con questa ricetta di casa mia, rivisitata a nozze, mi hai conquistata!
Sei magica, An!
Buona serata!
fotogrammidizucchero dice
Anna Rita ti ringrazio tantissimo, io amo la pastiera e tutto quello che viene dalla Campania *_* Un bacio
zia Consu dice
La pastiera è un dolce che non fa parte della mia tradizione ed ho avuto modo di assaggiarla solo una volta ma ti confesso che non ha conquistata…probabilmente sotto forma di cheesecake potrebbe piacermi, passi una fetta???
fotogrammidizucchero dice
Te ne passo una intera cara Consu 🙂
Paola dice
Mi sono letteralmente innamorata di queste foto, di quei fiori bianchi che illuminano il tavolo, di quelle ovette a pois che sono piccine e carinissime, del giallo sole di quelle arance. Mi sono innamorata di queste foto come fossero un quadro da contemplare in una galleria d’arte. Ci lascio il cuore.
fotogrammidizucchero dice
Paola ti ringrazio tantissimo per le tue parole (sempre piene di poesia) ,grazie di cuore :))))
tritabiscotti dice
Siete due super sorelle, non c’è che dire!
Questa ricetta mi piace moltissimo, amo le rivisitazioni dei grandi classici!
Tantissimi auguri di buona Pasqua!