Quando ero piccola amavo rubare l’uvetta dal panettone e dai lievitati in genere. Non mi limitavo a spiluccare l’esterno del dolce, no, con le dita abili e affusolate creavo delle vere e proprie gallerie interne, con un solo dito riuscivo ad esplorare tutto il panettone fino a ridurlo ad un anemico e desolato ammasso di lievito zucchero e farina che lasciava soddisfatta me, ma un po’ meno i miei. Molestare il panettone mi creava uno stato adrenalinico simile a quello di chi si butta col paracadute; privare il Panettone dall’uvetta era per me il vero senso del Natale. Provarono a comprarmi pacchi e pacchi di uvetta, zibibbi, uve passe. Inutile, la pulsione restava tale e quale, il lievitato in pericolo. Era la mia ribellione a farmi trovare più buona l’uvetta dei dolci? Il senso di pericolo? Il gusto del proibito? Ricevetti presto l’ordine restrittivo di avvicinamento a tutti i lievitati contenenti uvetta, ma molte volte ancora contravvenni a quelle imposizioni. Crescendo imparai a controllarmi, ma devo ammettere che ancora oggi i lievitati contenenti uvetta non sono al sicuro con me vicino e spesso, lo ammetto, torno ad allungare le mani.
Queste sono le ultime foto di questa morbida e irresistibile brioche con l’uvetta… ricordatela così…
BRIOCHE MORBIDA ALL’UVETTA
Ingredienti:
330 g di farina manitoba + altra se occorre
200 g di farina 00
260 ml di latte tiepido
90 g di burro fuso
90 g di zucchero
1 uovo
50 ml di acqua
10 g di sale
5 g di lievito di birra secco
100 g di uvetta
la scorza di un’arancia grattugiata
1 uovo sbattuto più poco latte per spennellare
zucchero di canna q.b per cospargere la brioche
Mettete a bagno nell’acqua l’uvetta. Mescolate le farine con lo zucchero, il lievito e la scorza d’arancia e versatele nella planetaria. Aggiungete ora, impastando con il gancio a spirale, il latte tiepido, poi l’uovo, il burro fuso lasciato raffreddare. Ora fate riposare l’impasto per circa 30 minuti. Trascorso questo tempo miscelate 50 ml di acqua con il sale e aggiungetelo al composto sempre impastando con la planetaria , se dovesse risultare troppo appiccicoso aggiungete circa 20 g di farina. Aggiungete anche l’uvetta e impastate fino a quando il composto sarà lucido, elastico, completamente avvolto intorno al gancio e staccato dalle pareti. Ponete l’impasto in una ciotola dai bordi molto alti leggermente imburrata e copritela con un canovaccio umido o della pellicola per alimenti. Fate lievitare per circa 2 ore o fino al raddoppio in un posto caldo della casa o nel forno spento con la luce accesa. Una volta raddoppiato l’impasto, imburrate e infarinate uno stampo da plumcake e date all’impasto la forma dello stampo da plumcake, versatevelo dentro e lasciate lievitare per ancora un’ora. Molto delicatamente spennellate la brioche con l’uovo sbattuto con il latte e cospargetela con zucchero di canna, infornatela in forno preriscaldato a 180° per circa 25-30 minuti, o fino a quando vi sembrerà ben dorata. Fate la prova dello stecchino che dovrà uscire umido ma pulito.
Erika giochidizucchero dice
Nooooooooooo, anch’io!!!! Quale appagamento migliore nello scavare il panettone??? Goduria pura. E questa brioche arriva a pennello, perchè è tutto il giorno che penso ad un dolce così, pieno zeppo di uvetta… 😛 ricetta segnata. Un abbraccio e bon fine settimana, carissima Antonella! <3
fotogrammidizucchero dice
Erika lo sai che siamo tantissime con questa mania?! L’ho scoperto pubblicando questo post 🙂 Saremmo state una squadra fortissima da bambine…ma anche ora se vuoi è! 🙂 Un abbraccio e buon week end 🙂
Miu dice
XD
Non dirmi che sulla tua fedina penale c’è ancora quel limite restrittivo oltre il quale non puoi avvicinarti! :DDD
Direi che alla “Ocean’s eleven” ti ingaggerei volentieri per attentare al prossimo panettone, ma anche a questa brioche così tanto bella!
Che io sia l’addetta all’assaggio è indubbio, ma posso dividere con te il mio bottino se metti a sisposizione le tue maine magiche scavatrici!
Baciotti a te, cara An! 🙂
fotogrammidizucchero dice
AHahhaah Ro :))) Mi fai sempre ridere 🙂 Un baciotto
Ketty Valenti dice
Bhè si è dolcissima,devo dire che da qualche anno a questa parte ho imparato ad apprezzare di più l’uvetta anche se paradossalmente la preferisco nei piatti salati,un pò come si usa fare nella cucina tipica Siciliana.In questa Brioche la vedo benissimo,il suo tocco di dolcezza la completa deliziosamante.
fotogrammidizucchero dice
Grazie KEtty 🙂 Ah anche nei piatti salati, come quelli siciliani, mi fa impazzire e infatti la uso spesso ^_^ Gnam! Grazie mille 😉
Laura&Sara Pancetta Bistrot dice
Ahahaha, una molestatrice di lievitati, dovresti accoppiarti con uno che odia i canditi e l’uvetta così sareste la coppia perfetta 🙂
Meravigliosa questa brioche, spalmata con quella confettura…gnam gnam!!
Ci invitiamo per colazione allora, ok?
Un bacione fantastica ragazza!
fotogrammidizucchero dice
Niente, mi sono presa uno che l’uvetta la ama quanto me, ma sarò scema? Un bacio a voi 🙂
zia Consu dice
ahahah…pensa che a casa mia avresti fatto la felicità di molti privando i dolci dell’uvetta 😛 Io invece avevo l’ordire restrittivo di stare alla larga dalle mandorle sopra la glassa della colomba..no sai come la conciavo 😛
Bellissima la tua brioche..sono sicura che questa sarai riuscita a “rispettarla” ^_*
Buon we cara <3
fotogrammidizucchero dice
AHhaha io ero la molestatrice di lievitati a Natale, tu a Pasqua quindi 😀 Dai sì, sono quasi riuscita a rispettarla, qualche uvetta devo ammette di averla spiluccata 🙁
Un bacio Consu, buon week end :*
Paola dice
Stessa mania, la mia. E resiste ancora oggi. Dove vedo l’uvetta parte il dito che cerca di scavare una galleria per recuperare tutte le uvette possibili 🙂 E’ più forte di me ed è uno di quei piccoli piaceri a cui non riesco a rinunciare. E mi sa che di questa brioche ruberei tutta l’uvetta, ma non solo.. deve essere morbidissima 😀
fotogrammidizucchero dice
Si vede proprio che soffri della stessa uvettomania di cui soffro io, hai spiegato tutto alla perfezione hihi 🙂 Grazie Paola 🙂
Francesca P. dice
Ho riso troppo a quel “molestare il panettone”, rende benissimo l’idea! E ho immaginato la povera fettina tutta scavata, che giace quasi morente… 😛 Mi piace il tocco pulp, ahaha!
Io confesso che l’uvetta la toglievo sempre, ma per evitarla… facevo una montagnola al lato del piatto e la portavo a mia madre! Non ti dico a cosa somigliava nella mia testa di bambina ma forse puoi immaginarlo… 😛 Ora però mi è molto più simpatica e la tua brioche accompagnerebbe degnamente la mia colazione! Se poi spalmi con amore la marmellata come in quella foto ancora di più!
fotogrammidizucchero dice
Ti avessi conosciuta da bambina sarei stata la tua ombra a Natale ahahah 😀
margherita dice
Il mondo é bello perché vario… non é vero? credo che io e te saremmo andate moooolto d’accordo visto che io molestavo l’uvetta, mangiando il panettone e lasciando la povera uvetta nuda e solitaria… avremmo potuto mettere su una catena di montaggio! Con il tempo si sa si diventa un pochino (un pochino!) più saggi, ed ho quindi imparato ad amare l,uvetta come é giusto che sia, soprattutto quella piccola e scura. Ecco, penso che per una fetta di questa tua brioche potrei arrivare addirittura allo stalking! Ha un aspetto divino! Buon we Antonella!
fotogrammidizucchero dice
Ahhaah saresti stata decisamente l’amica perfetta per te 🙂 Grazieeee, buon week end a te 🙂
Betty dice
wow!!!
penso che sia il commento più adatto 😉
un abbraccio e buon w.e.
fotogrammidizucchero dice
Uhh grazie ^_^ Un abbraccio e nuon week end a te 🙂
Tavolartegusto dice
Ciao An:* io invece quando ero piccola, facevo proprio il contrario, scartavo tutta l’uvetta dai panettoni o peggio, mangiavo solo la frolla da tutte le crostate con la confettura … col tempo è cambiato tutto … e le uvette e la marmellata sono diventate le mie alleate preferite per rendere un dolce speciale….
Si vede dalle fette che questa brioche è morbidissima…. davvero bella poi , anche merito delle tue meravigliose foto;* un bacione grande e buona domenica:)
laura dice
adoro brioches e adoro uvetta. non potrò resistere alla tua meravigliosa creazione!!
P.s. io al panettone rubavo la glassa e l’uvetta, e lasciavo tutti i canditi; ma quello che preferivo era il pandoro, e mangiarmi tutto lo zucchero a velo!!
Marta e Mimma dice
Io sono quella che rubava l’uvetta al muesli, lasciando da soli i tristi fiocchi d’avena e semi di lino! Così come sono quella che il panettone rigorosamente con l’uvetta (che, prima staccavo e mangiavo tutta, ma poi mangiavo anche il panettone rimanente) ma senza canditi. Ricordo che tutti i bimbi odiavano l’uvetta, io l’avrei mangiata a cucchiaiate. E quella rubata al muesli rimane sempre la più buona. Mi è tornata la passione per i lievitati a colazione, quella per l’uvetta non passa mai: direi che è un buon compromesso 🙂 Marta