Vai direttamente alla Creme brulée o Pasticcio di verze di Amelie Poulain o Creme brulée speziata allo yogurt
Scritto e diretto dal francese Jean-Pierre Jeunet, “Il favoloso Mondo di Amélie” è una commedia
coloratissima, poetica e a tratti fantastica, che unisce all’uso intelligente e finalmente artistico
degli effetti speciali e dell’elaborazione digitale, poetici riferimenti ad altre espressioni artistiche:
la musica di Edith Piaf, la poesia di Prévert, la pittura di Renoir, i grandi “fenomeni televisivi” della
morte di Lady Diana e di Madre Teresa, a volte parodizzati, assieme a grandi omaggi e citazioni al
grande cinema del passato, dal Trauffaut di Jules e Jim al Malle di Zazie nel metro.
coloratissima, poetica e a tratti fantastica, che unisce all’uso intelligente e finalmente artistico
degli effetti speciali e dell’elaborazione digitale, poetici riferimenti ad altre espressioni artistiche:
la musica di Edith Piaf, la poesia di Prévert, la pittura di Renoir, i grandi “fenomeni televisivi” della
morte di Lady Diana e di Madre Teresa, a volte parodizzati, assieme a grandi omaggi e citazioni al
grande cinema del passato, dal Trauffaut di Jules e Jim al Malle di Zazie nel metro.
Amélie Poulain (Audry Tautou) cameriera in un bar tabacchi nel quartiere di Montmartre vive
di piccoli piaceri, come lanciare i sassi nel fiume, infilare le dita in un sacco pieno di legumi, o
rompere la crosta della Creme brûlée. Si convince di avere una missione: aiutare gli altri ad essere più felici. Ci riuscirà grazie alla creatività straripante della sua fantasia e facendolo cambierà anche il suo destino.
“Il favoloso mondo di Amélie” non è soltanto uno dei miei film preferiti: ha cambiato il mio modo
di guardare, si è preso un po’ della mia parte oscura e mi ha donato un po’ di colore: quel verde
pastello e quel rosso acceso, che caratterizzano la bellissima fotografia, credo siano un po’ dentro
di me , così come “Le Valse d’Amélie” e tutte le altre bellissime canzoni di Yann Tiersen che fanno
da colonna sonora al film. Amélie, accompagnando il vecchio cieco e descrivendogli tutto ciò
che vede, passando per il mercato fino alla fermata della metro, riesce a diventare i suoi occhi,
a donargli quel senso perduto, forse mai avuto, per qualche istante. Allo stesso modo Amélie
è diventata un po’ i miei occhi: non abito nei pressi di Montmartre, ma so comunque cogliere
apprezzare le piccole cose, i colori , i profumi, i dettagli solitamente inosservati che mi si parano
davanti, anche grazie a lei. Amélie Poulain mi ha reso una volta per tutte un po’ Amélie Poulain.
di piccoli piaceri, come lanciare i sassi nel fiume, infilare le dita in un sacco pieno di legumi, o
rompere la crosta della Creme brûlée. Si convince di avere una missione: aiutare gli altri ad essere più felici. Ci riuscirà grazie alla creatività straripante della sua fantasia e facendolo cambierà anche il suo destino.
“Il favoloso mondo di Amélie” non è soltanto uno dei miei film preferiti: ha cambiato il mio modo
di guardare, si è preso un po’ della mia parte oscura e mi ha donato un po’ di colore: quel verde
pastello e quel rosso acceso, che caratterizzano la bellissima fotografia, credo siano un po’ dentro
di me , così come “Le Valse d’Amélie” e tutte le altre bellissime canzoni di Yann Tiersen che fanno
da colonna sonora al film. Amélie, accompagnando il vecchio cieco e descrivendogli tutto ciò
che vede, passando per il mercato fino alla fermata della metro, riesce a diventare i suoi occhi,
a donargli quel senso perduto, forse mai avuto, per qualche istante. Allo stesso modo Amélie
è diventata un po’ i miei occhi: non abito nei pressi di Montmartre, ma so comunque cogliere
apprezzare le piccole cose, i colori , i profumi, i dettagli solitamente inosservati che mi si parano
davanti, anche grazie a lei. Amélie Poulain mi ha reso una volta per tutte un po’ Amélie Poulain.
Chi disgraziatamente non abbia ancora visto il film, lo faccia. Abbia poi il coraggio di non gioire e non provare un piccolo enorme piacere nel rompere con la punta del cucchiaino la crosta caramellosa di una profumatissima Crème brûlée… E forse un giorno, mentre sarete tristi e preparerete il pasticcio di verze fantasticando su qualcuno, quel qualcuno verrà a bussare alla vostra porta
Pasticcio di verze di Amelie Poulain
Lavate ad una ad una le foglie di verza e fatele cuocere in acqua bollente salata per circa dieci minuti, dovranno diventare morbide. Scolatele molto bene con un colino, in modo che non resti acqua in eccesso, quindi fatele raffreddare leggermente, ponetele su un tagliere e tritatele. Fate scaldare il burro (io ho usato quello light) e saltate la verza aggiungendo sale, pepe, noce moscata per pochi minuti. Lasciate raffreddare e accendete il forno. Quando la verza si sarà raffreddata versate il parmigiano, poi i tuorli sbattuti. Montate a neve ben ferma con un pizzico di sale gli albumi e aggiungeteli al resto con movimenti lenti dal basso verso l’alto, in modo che non si smonti. Imburrate una teglia (io da 16 cm) dai bordi alti e versate il pasticcio, infornate a 180° per circa 50 minuti e non aprite il forno per non far smontare il vostro tortino. Servite caldo o freddo.
Accendete il forno. Scaldate il latte con i semi di vaniglia e il baccello, la stecca di cannella e i semi di cardamomo. Ponete i tuorli con lo zucchero e frullate per qualche minuto. Aggiungete quindi lo yogurt greco e continuate a frullare per pochi secondi. Versate ora il latte (dopo aver eliminato le spezie con un colino) a filo e mescolate. Versate tutto nelle pirofiline e cuocetele a bagno maria nel forno, mettendole cioè in una teglia contenente dell’acqua bollente sufficiente a coprire le pirofiline di 1/3 della loro superficie per circa 50/60 minuti, fino a quando non vedrete piccole macchioline brune sulla superficie. Sfornate e una volta raffreddate ponete in frigorifero per almeno due-tre ore. Prima di servire spolverizzate con zucchero di canna e caramellizzate con l’apposito attrezzo.
Con questa ricetta partecipo al contest “Di cucina in cucina” ospitato dal blog di Journey Cake con il tema “Dolci al cucchiaio gluten free”.
Bianca Scalfari dice
Ti conosco attraverso l'iniziativa di kreattiva! Complimentissimi per il blog!Riesci molto bene a coniugare cinema e gastronomia! …ho comprato anche il cannello…prima o poi la preparerò (speriamo bene!!). Da ora ti seguo e ti auguro (e ne sono certa) che il tuo blog avrà sempre più adepti! Se ti va ti aspetto nel mio http://www.lericettediziabianca.com
A presto!
bianca
fotogrammidizucchero dice
Grazie per i complimenti!Ti seguirò con grande piacere 🙂
Silvia Pesce dice
questo blog è fantastico <3 bellissimo davvero <3
mi unisco subito ai tuoi follower così non ti perdo più di vista 🙂
un bacione!
fotogrammidizucchero dice
Uh Grazie!!E grazie di cuore anche per i complimenti Silvia :))))
Fragolina dice
ho visto talmente tante volte questo film che alcune battute le conosco a memoria! ^____________^
Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella) dice
Uno dei miei film preferiti… Questa creme brulee è un meraviglia oltre ad essere nella mia lista dei dlci da fare…
e comunque queste foto sono uno spettacolo, brava veramente!
Simona
Mimma e Marta dice
Bellissimo il film, visto più volte! il pasticcio e la creme sono semplicemente da fare al più presto! Bacioni é buona domenica 🙂
fotogrammidizucchero dice
Grazie per i complimenti Simona, sono lusingata!Anche per me uno dei film preferiti 🙂
Grazie ragazze!!!! Buona domenica a voi, baci 🙂
journeycake dice
Grazie infinite per aver partecipato al contest, per di più con la ricetta della crème brûlée che mi piace moltissimo ( mai provata con lo yogurt greco) e proponendola con un film che letteralmente adoro. Bellissimo sentirsi un po' Amélie Poulain. Molto belle le foto e bellissime parole. Grazie grazie, baci simo
fotogrammidizucchero dice
Grazie di cuore a te per le belle parole e per avermi inserita 🙂
Monica La Barbera dice
Adoro la crème brûlée, proprio come questa pellicola, l'ho vista così tante volte che il dvd si è rovinato un po'! Bellissimo post complimenti!
http://lovedlens.blogspot.it
Gianluca Zanzottera dice
Mitica la cremé con la crosticina da rompere col cucchiaino 🙂
La mia famiglia ai fornelli dice
che belle ricette e io adoro questo film!!
un abbraccio Linda
Barbara Baccarini dice
complimenti per la vittoria al contest "di cucina in cucina"!
non ho trovato la mail x scriverti quindi ti lascio la mia per metterti in contatto con me per definire il tutto per la sfida di ottobre!!
a presto
Tiziana Pitichella dice
Ciao mi chiamo Tiziana trovo questo tuo blog molto interessante originale e ricco di consigli utili in cucina. Creare in cucina è un dono che dobbiamo sempre sfruttare al massimo e dalle tue ricette leggo che sei molto molto brava.Da oggi sono una tua follower. Mi farebbe piacere se anche tu passassi da me per diventare mia lettrice fissa e regalarmi qualche consiglio per questa mia nuova avventura nel web. Ciao http://lacucinadipitichella.blogspot.it
Francesca P. dice
Cinema, ricette, dolci al cucchiaio, cartoline, scrittura a mano… che bello trovare tutto ciò!!!
Vaty ♪ dice
ciao! grazie per essere passata da me. Adoro questo film e da sempre mi sento un pò come Amelie sai?
complimenti per la ricetta e recensione 🙂
vaty
fotogrammidizucchero dice
Grazie Francesca, lieta che ti piaccia :))
Vaty ti ringrazio molto ed è bello sapere che c'è qualche Amelie in carne ed ossa tra di noi 🙂
ileana conti dice
Il film è uno dei miei preferiti e le ricette che ne hai tratto sono meravigliose! La creme brulèe ma soprattutto il pasticcio di verze!
Tu bravissima come sempre!
fotogrammidizucchero dice
Grazie Ileana
la duchessa dice
Sono incantata da questo blog. Come ho fatto a stare senza fino adesso!
🙂
Rachele dice
Ciao, ho riscoperto questo film di recente e non ho potuto fare a meno di notare che per il “pasticcio” di verze Amélie utilizza sia la farina che il lievito. Sono gli unici ingredienti che si possono vedere nel film, tuttavia sono proprio quelli che mancano in questa ricetta e mi chiedevo perché. Ci sono rimasta male! Sembrerebbe un “pasticcio” di verze qualsiasi!
fotogrammidizucchero dice
Ciao Rachele, mi spiace che tu sia rimasta delusa, ma ovviamente questo era un blog (oggi è semplicemente un blog di ricette e di fotografia), semplicemente ispirato dai film, non aveva la pretesa di riportare le ricette tali e quali a quelle dei film, operazione poi tra l’altro impossibile: molte volte nei film, anche se non sempre, vediamo ingredienti di fantasia, messi alla rinfusa.
Ti auguro un buon week end, grazie per essere passata di qui!
Antonella